Una bella corsa quella di Marignana, impegnativa sul percorso più lungo, dopo le varianti apportate negli ultimi anni. Già pensare al famoso sentiero delle "damigiane" che ci porta nei pressi di Giove, anzi fra Giove e Saturno, insomma in paradiso, fra stoppie gialle tagliate che lasciavano sul terreno i loro resti sulla terra rossiccia, i sentierini stretti che ti incutevano timore se solo sbagliavi l'appoggio, quelli con le pietre affioranti, la ripresa nel bosco definita "da Skyrace" da uno che evidentemente domenica scorsa era sulla Pania. Non dimentico però Nocchi, rione camaorese, con la villa storica, lo stretto passaggio fra le case, il simpatico ristoro in cima al sentiero delle damigiane, i cespugli di mirto in alto, le piccole frazioni, gli abitati da raggiungere a piedi con le auto lasciate tutte in cima alla strada, la casa e il ristoro alla casa della scultrice, le terrazze dalle queli si vede tutto quello che c'è sotto, Pedona come un faro che ci osserva e noi osserviamo oltre la valle.
Insomma motivi per andare a Marignana ce ne sono molti. E anche arrivare sotto un caldo che ti scaldava (anche riflesso dall'asfalto) e salire al culmine del poggetto ti da un certificato di pazzia e di buona salute.
Ugo, vigliacco, per caso si trovava al mio ritorno e mi ha immortalato seduto sul muretto dove mi ero fermato un attimo per salutare qualcuno. E lui non sapeva che avevo una scommessa con me stesso di arrivare in cima di corsa e purtroppo, fermandomi, non avevo potuto tener fede ai miei propositi e lui non sa che questa è una delle cose che mi dispiace di più. E lui rideva....
.. e siccome rideva ecco subito la foto
un attimo un attimo, Gabriella è tornata, è tornato Piero, li riabbracciamo felici di rivederli!!!
Bentornati!!
l'impegno di Carlino, bellissima foto
il Castiglioni, il podista con le ciabatte!!!
grazie Ugo
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