Forse leggo troppi romanzi (a volte mi sembra di essere il protagonista del romanzo di Sepulveda "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore") ma io leggo nelle foto di Mario una solitudine che urla nel silenzio.
Sono foto belle, con grammatica e storia, ma mancano di quella gioia che solitamente Mario elargisce a piene mani. E allora si guardate bene vedete che mancano gli amici, le muse ispiratrici. Anche una bellissima corsa come Matraia diventa una normale marcia domenicale. Perchè è inutile che lo ripeta , ma il fuoco viene dal di dentro e quello che vediamo e viviamo viene condizionato da questo.
Detto questo vi faccio vedere qualche foto di Mario. Tutte le altre le troverete nella gallery.
eccoci alla partenza
tutti si preparano, chi viene dal mare abbronzato, chi bianco aspetta il sole....
l'amico livornese calze le scarpe e.. toglie un sassolino
qualcuno perfeziona la legatura
gli Spensierati arrivano salutanti
le dolci signore sorridono timide
mentre altre sesplodono la loro luce
Matraia vista dal collo
l'impegno di uno Spensierato
Patrizia e i suoi compagni
Mario e il crocifisso
Gino e l'acqua fresca
alla Garfagnina la dogana chiede il cartellino per il controllo
un fiore sbarazzino mostra, impudico, il suo rosa
le frane sono in agguato
la Brancoleria: Ombreglio sotto di noi, Piazza subtio dietro, Sant'Ilario in fondo a sinistra
Mario ha lavorato in studio ed ha tolto le nebbioline, le foschie, i fumi. Sono diventati paesaggi scolpiti dai colori sulla lasrea.
Un presepe, una delle zone più belle sotto la Croce di Brancoli.
Grazie Mario.