Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

MASSI: Sinalunga o Guantanamo?

12/10/2008

a cura di Rovai Angelo

 

UN FATTO DI CRONACA TURBA LA GITA A SINALUNGA
Massi, per un attimo senza Cinzia, rischia di saltare il pasto mettendo in ambascie tutti i nostri amici presenti.

Ma veniamo al fatto: Massi dopo aver partecipato alla famosa Passeggiata alla Fiera e dopo essersi cambiato i panni riponeva la borsa nel bagagliaio del pullman. Da persona precisa qual è, entrava interamente nel vano per spostare le borse e fare in modo di non creare problemi agli altri suoi compagni di viaggio. Ma l'avventura era in agguato. L'autista, richiamato per il pranzo sia alla voce che dai grogolii interni, non vedendo gambe o posteriori nei pressi del famoso vano bagagli provvedeva alla sua chiusura automatica. Immaginatevi Massi quando si è sentito prendere in trappola peggio di un topo, rinchiudere in uno spazio angusto, già sentiva mancargli l'aria, si allungava lungo sull'impiantito, picchiettava delicatamente, come nel suo dna, alle pareti e gridava, piano, aiuto. Tutto inutilmente. L'angoscia lo stava prendendo e già con la fantasia cercava di immaginare cosa sarebbe stato di lui. Noi pensiamo cosa sarebbe stato della su' moglie, poverina, che non vedendolo arrivare al pranzo si sarebbe messa a cercarlo in ogni dove, ma certamente non dove lui era. Avrebbe potuto pensare che se ne fosse fuggito in America o che, trovato da far bene, si fosse allontanato in punta di piedi, senza farsi vedere.
Meno male che tutto si risolveva con una cosa semplice ed alla quale certamente Massi non aveva pensato nelle tragiche proiezioni del suo futuro. L'autista del pullman accanto aveva seguito la scena ed ha semplicemente detto al collega "Bada che n'hai rinchiuso uno dentro!". Solo una frase e tutto si è risolto, come nei migliori gialli: Massi è potuto tornare a respirare ed a recuperare l'affanno. Non ha potuto esimersi di ripercorrere le varie fasi vissute sotto gli occhi, anzi l'obbiettivo della macchina fotografica di Angelo. Per la storia questo ed altro.

ECCO LE FOTO SCOOP CHE TESTIMONIANO IL FATTO

 

Come vedete la cosa era tragica: da notare la mano sinistra penzolone che sa tanto di Omicidio nella Quarta Strada" e l'occhio vitreo dietro gli occhiali non caduti. Questo particolare avrebbe impegnato moltissimo Montalbano, se lo avessero chiamato a risolvere il caso.

 

LE ALTRE FOTO DI ANGELO DA SINALUNGA

 

Quasi un balletto per sgranchirsi le gambe