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MASSIMILIANO FRUGOLI DOPO IL FULMINE RACCONTA

09/07/2019

a cura di Andrea Bartalesi

MASSIMILIANO FRUGOLI del Gruppo Antraccoli ci racconta la sua disavventura nel Trial di Gorfigliano

 

 

lunedì, 8 luglio 2019, 12:06

di eliseo biancalana

"Siamo partiti con il sole, nell'arco di pochissimo è cambiato tutto" ha ricordato in questa intervista Massimiliano Frugoli, 44 anni, residente a Ponte a Moriano, il podista dell'Asd Marciatori Antraccoli che domenica mattina è stato colpito dalla scossa di un fulmine mentre partecipava al Trail delle Apuane.

Frugoli è attualmente ricoverato all'ospedale Santa Croce di Castelnuovo di Garfagnana, ma le sue condizioni stanno migliorando. "I parametri stanno rientrando nei valori – ha dichiarato –. Piano piano stanno recuperando... Ho qualche escoriazione e qualche ematoma, ma niente di allarmante". Frugoli si dedica al podismo da circa un anno e mezzo. Domenica stava partecipando al Trail lungo, la gara da 36 chilometri.

Frugoli ha ricordato che c'è stata dell'incertezza prima della corsa sul fatto di annullare o meno la gara. "Il tempo andava e veniva – ha affermato il podista –. Poi hanno visto degli sprazzi di miglioramento e ci hanno fatto continuare. Siamo arrivati in cima al Monte Tambura e nell'arco di tre-quattro minuti ha fatto buio ed è venuto un nubifragio d'acqua. Arrivati in fondo al Tambura c'erano i primi soccorsi e ci hanno detto di andare a un rifugio poco distante".

"Pioveva tanto forte che non si sapeva dove si camminava, era tutto un fiume d'acqua – ha proseguito Frugoli –. Sono arrivato a un bivio e ho preso la strada sbagliata. Mi sono trovato in una cava, da solo in mezzo al nulla. Grandinava e l'unico riparo era una ruspa di quelle grosse. Mi sono rimpiattato sotto gli scalini della ruspa. Avevo l'acqua fin sopra le caviglie".

Ed è stato proprio in quella cava che è successo l'incidente. "Ho sentito il colpo del fulmine – ha ricordato il podista –. Ha scaricato sulla ruspa o vicino dietro, ma io penso dietro. Però essendo nel prato ha scaricato addosso anche a me. Ho sentito la corrente entrare dai piedi. Doveva essere intorno alle 10.30-11. Sono svenuto e sono cascato dalla parte della ruota grossa. Meno male, perché se cascavo di là mi portava via l'acqua..."

"Dopo circa tre ore mi sono ripreso. Ho continuato la strada che avevo preso e quando ho visto che era una strada chiusa ho fatto dietrofront. Ho ritrovato i segnali della corsa. Appena ho avuto la possibilità ho chiamato i soccorsi. Mi hanno preso e con l'ambulanza mi hanno portato a Gorfigliano e poi qui a Castelnuovo" ha ricordato ancora Frugoli. Che ora non nasconde di aver temuto il peggio. "Ho avuto paura davvero – ha ammesso –. Pensavo proprio di non tornare a casa. Spero sia di esempio a chi vuole inoltrarsi in montagna con meteo incerto".