Noi, quelli di allora, ricordano la corsa di Santo Stefano con quelle frasi che cominciano "Ai miei tempi..." "allora si che erano tempi....". L'appuntamento era già fissato anno dopo anno a Firenze, dapprima interno Stadio e poi zona dello stesso per la mitica Maratonina del Natale. 23 km tosti, molte volte con la pioggia, qualche volta con la neve, sempre con il freddo e con un carico di zavorra natalizia sullo stomaco. Competitiva da fare tutta d'un fiato sulla Faentina, sulla salita che chiamavamo degli ulivi, la Via dei Bosconi dapprima in salita e poi degradante verso Fiesole per poi precipitare a Firenze. Quando vedevamo San Domenico sapevamo che c'era da stringere ancora i denti per quegli interminabili viali per giungere poi sul lungo tappeto rosso.
Altri tempi.
E allora ci troviamo, a percorrere la bella marcia di Monsummano, con la salita che ci sembra dura per Montevettolini, un'occhiata alla Villa Medicea che si gode dal dietro del paese, quando ormai stiamo scendendo e la curiosità ci induce a volgere lo sguardo, quelle gronde così grandi da sembrare cappello da detective e ricordarci le ville fiorentine di cui sopra.
Una corsetta da fare piacevolmente, senza ulteriore impegno, ma già l'alzarsi era stato da pionieri, e il trovare Loredana e il suo mitico gruppo era stata quasi una sorpresa.
anzi una piacevole sorpresa e in questa è la foto che lei mi ha scattato:
ma Loredana quando ha la digitale in mano vuole fare il suo mestiere, ed ecco una bella foto dove i podisti assumono quell'aria importante e da pionieri
ed ecco un'altra foto epica
e Cinzia e Massi al fosforo fanno da segnavia ai loro amici
le case di Montevettolini in lontananza danno una rotonda Sky-line
mentre immagini sacre proteggono il cammino
Climene and your boy-frend cosa penserà di Leonardo (non Da Vinci qui vicino, ma dao Brasil) chissà
mentre il gruppo ha il pensiero di riscaldarsi al ristoro
e Sara così tenerona sarà per il venticello di tramontana?
ma sembra che tutti abbiano bisogno di quella pace e tenerezza augurata a destra e manca
una bella foto dove il gruppo se ne viene bel bello alla moda di Don Abbondio
e macchie di fiori illuminano il paesaggio invernale
l'ingresso in Monsummano è trionfale
un Babbo Natale dimenticato dalle renne si aggrappa alla neve rimasta
e una bella foto di gruppo sotto l'arco della partenza, ma siamo già all'arrivo
mentre Nebbia punta.....
forse il profumo che giunge dal ristoro, dove malgrado i .. ricordi culinari, in molti si fanno riempire il piattino
per poi mostrarlo agli astanti, con sussiego.
Ed ora aspettiamo la fine di questo anno, per molti fortunato, per molti da dimenticare. Tutto sommato è stato un anno di 365 giorni, con i suoi 12 mesi e gioie e dolori magari non divisi equamente. Un anno di cui è composta la nostra vita.
Grazie Loredana
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