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NEI BOSCHI SULLA 25 DI VORNO foto di Mario

08/03/2010

a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"

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Ricevo da Mario detto il Corona Pisano delle foto della marcia fra i boschi di Vorno, sul percorso della 25 km.

Marcia altamente spettacolare, impegnativa, con il vento che arruffava i capelli e raffreddava gli animi, acquitrini ghiacciati in quota, sole malato da quella tramontana che girava fra i tronchi spogli. Patetico bivio al ristoro sul Monte del Carrara, dove quelli veri prendevano per la 32 km (eff 27.2) e gli altri, quelli della 25 (eff 22) seguivano gli impavidi con occhi lucidi.
Ci diranno poi, quelli della 332, del vento sul crinale, del dover correre anche se non ce la facevano, per tenere alti i battii e con loro il calore, prima di mettersi a sedere su una ceppa di castagno e aspettare, rassegnati, l'assideramento.
Mario invece, come me, andava per la 25 e dopo il regaluccio dell'arrampicata dall'Inseminato al Monte del Carrara, tanto bella, ma a quel punto e con le gambe di allora, da sembrare inutile, ricordando gli ampi tornanti della strada che invece portava allo stesso punto, afrrontava la discesa con serenità e si lasciava andare a foto luminose. Peccato che nelle immagini non si senta il vento che fischiava!

e prima della partenza i nostri amici se la ridono spensierati
e la musa ci segue o ci sopravanza, ma sempre coon delicatezza
la luce gioca con i volti, e non sai se è quella che frizza o è il vento di tramontana che gira nelle gole di Vorno
con i cani di Bruno, che a coppia se ne vengono
mentre la truppa con una signora in incognito passa e si dilegua all'orizzonte
e Mario si ferma a guardare la luce degli ulivi
o dei pinastri
ma la salita diventa impegnativa, solo vecchie foglie di castagno macerate dal tempo e il sorriso di chi non molla
e alla deviazione dell'Inseminata, un fuoco richiama lo sguardo e le mani
e per Mario la tentazione di una foto in questo scenario inconsueto
e un controllo ventoso, a sbalzo sulla Piana
dove Vorno sembra conservato in una conschiglia, la stessa dove nacqua Venere
e una foto ricordo all'arrivo, alla luce bianca del sole
e già le immagini del mattino sono ricordi, come la Chiesa di Vorno
e per la festa dell'8 marzo, in modo diverso, con i crochi, timidi e naturali, immaginando le donne altrettanto delicate (perchè a noi piacciono così) gli auguri degli ultimi romantici.