Ricevo da Mario detto il Corona Pisano delle foto della marcia fra i boschi di Vorno, sul percorso della 25 km.
Marcia altamente spettacolare, impegnativa, con il vento che arruffava i capelli e raffreddava gli animi, acquitrini ghiacciati in quota, sole malato da quella tramontana che girava fra i tronchi spogli. Patetico bivio al ristoro sul Monte del Carrara, dove quelli veri prendevano per la 32 km (eff 27.2) e gli altri, quelli della 25 (eff 22) seguivano gli impavidi con occhi lucidi.
Ci diranno poi, quelli della 332, del vento sul crinale, del dover correre anche se non ce la facevano, per tenere alti i battii e con loro il calore, prima di mettersi a sedere su una ceppa di castagno e aspettare, rassegnati, l'assideramento.
Mario invece, come me, andava per la 25 e dopo il regaluccio dell'arrampicata dall'Inseminato al Monte del Carrara, tanto bella, ma a quel punto e con le gambe di allora, da sembrare inutile, ricordando gli ampi tornanti della strada che invece portava allo stesso punto, afrrontava la discesa con serenità e si lasciava andare a foto luminose. Peccato che nelle immagini non si senta il vento che fischiava!