Un amico schizzinoso diceva che il farro in quel tratto di strada era a rischio polvere, che forse meritava mettere il ristoro in altra posizione ecc. Certo se il farro è indice di Francigena lucchese, se gli leviamo la polvere, non ha più motivo di esistere. Buono, denso come una fetta di pane raffermo, saporito di rosmarino e fagioli borlotti, un qualcosa che sapeva di manna caduta dal cielo, di sopravvivenza, di ossute persone che si pulivano la bocca con la mano rovescia... come si fa a pensare alla polvere?
Certo dobbiamo ringraziare gli amici del Galleno per farci rivivere ogni anno la magia della Francigena, il rivivere un'epoca diversa, una stomedievale.
Dopo il sabato sera in cui le luci e i bui di Lucca ci ricordavano la storia di una città, con il rosso di luce TTeatro del Giglio che ci ricordava che Puccini era tornato a casa (in un museo allestito), il trovarci a passeggiare nelle Cerbaie e a mangiare farro ha completato un'oper di ritorno alla memoria.
Grazie amici del Galleno, grazie Gonfiantini che ogni anno mi dedichi completamente la tua mattina.
E grazie a Mario e a Aldo per le foto che hanno mandato.
Ora vediamo le foto di Mario
cominciamo con un bel gruppo in posa foto ricordo
e i porcaresi arruffati
ma è già tempo di piacevoli incontri
mentre e dolci signore si trasformano in felini che divorano la strada
mentre il Sergio livornese se ne viene con la bimba
il Motor Team tiene sempre un bel passo
e i nostri stanno facendo un lungo pre-maratona
Mario con Franca e l'amico della Verrua
gli amici di Segromigno su una ripida e argillosa salitella nelle Cerbaie
il cavallo fa amicizia con Mario indovinando il suo buon carattere
o i bigne' del pasticcere del Galleno!!!!!
più che TermoAspira sembra un BIGNE'ASPIRA
una bella immagine dove si denota del buon gusto
la bimba guarda il gigante e scopre che un albero puo' essere più alto di lui
ecco il mitico farro e qui chiudo.
Grazie Mario