orario: 7.30-8.30
dove: Orentano
1200 podisti, nonostante il violento temporale di questa notte, hanno onorato con la loro presenza la 14° marcia dell´Orcino gratificando lo splendido lavoro fatto dagli organizzatori.
I tre percorsi tutti boschivi di 5-12 e 21 Km, quasi tutti pianeggianti. su terreni asciutti con pochissima mota nonostante le piogge di questi giorni e di stanotte, e con il tempo che si è dimostrato molto clemente risparmiandoci altra pioggia nonostante i minacciosi nuvoloni che stazionavano sopra di noi hanno fatto si che la manifestazione sia stata molto piacevole,e poi i gustosi ristori hanno completato l'opera.
ci avviciniamo al primo ristoro
qualcuno al passo altri con rassegnazione
gruppetti veloci sopraggiungono
Marco Giampaoli sul tratto asfaltato
la ragazza vola
Marco Secchioni con la sua caratteristica andatura e grinta
ma la corsa invita a correre anche se come i falsi magri è una falsa pianura
il ristoro che ci fa sentire all'arrivo
mentre qualcuno ha già ritirato il premio
altre si stirano o riprendono fiato
mentre gli amici Spensierati hanno sempre qualche cosa da dirsi
e al ristoro finale si fanno le sguerguenze.
Questo il commento e le foto di Riccardo, altre sono nella gallery. Quella di Orentano è una corsa che si presta poco ad essere fotografata.Viene spontaneo mettere mano alla digitale nei momenti di tregua, ma questi sono dirizzoni lunghi che lo diventano ancora di più nello scatto fotografico. Correre a Orentano però non da mai la sensazione che si legge dalle foto di strade dritte e interminabili, anzi, i continui cambi di ritmo dovuti all'entrare e uscire nella boscaglia o i cambi di direzione ti fanno arrivare in fondo e pensare di aver fatto una bella corsa, a contatto con la natura, che ti ha veramente impegnato. Certo coche domenica prossima saranno alla partenza di Lucca Marathon hanno dovuto limitare i loro percorsi per non trovarsi scarichi all'appuntamento.
Una piccola annotazione: il rudere della casa dell?orcino ormai ce lo fanno vedere da lontano, e solo chi l'aspetta lo vede ed invece penso che sia una tradizione da non perdere, come testimonianza del apssato e dei luoghi.
Salutiamo gli Amici della Zizzi ai quali siamo passati vicinissimi.
E un grazie a Riccardo per il materiale che ci ha mandato.
Andrea