Un pomeriggio con un tempo che sembrava fare il dispettoso, ma con la speranza e la sicurezza che tutto sarebbe andato al meglio, si è svolto l'annuale pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Belvedere di Gragnano.
Oltre ai motivi religiosi che ognuno porta in cuore, è stata l'occasione per una bella passeggiata nei nostri territori, su strade che da solite diventano insolite proprio per il percorrerle a piedi, l'odore del mondo, la luce del mondo, i suoi orpelli, i fiori, il grano, i casolari, visti "dal vero".
Sembra un discorso strano il mio, ma credo che sia proprio così. Due fermate per pregare per la terra e per le acque, poi l'arrivo al Santuario dove un Don Emilio Citti serene, amico, generoso, ci attendeva. La Santa Messa, i convenevoli e i ringraziamenti (che con Don Citti assumono sempre una connotazione emozionante per l'amicizia che ci dimostra da sempre. Devo ripetere quello che ho detto a lui...arrivare al Santuario e trovare lui ci rendiamo conto di essere attesi, di essere di casa, quasi un ritorno a casa, quasi un ritornare a trovare una persona cara e in questo volevo riunire lui, in quanto amico e parroco e l'immagine della Madonna del Belvedere.
Poi un rinfresco, quasi una cena, preprarata dall'Atletica Porcari.
Grazie a tutti coloro che hanno collaborato e guardiamoci le foto che Ugo ci ha mandato.
Andrea





preghiera sul prato del pastore

Montecarlo, paese merlato, ci osserva curioso

le vigne di Montrasio e le cantine, tutti rossi, come la fede, come il cuore, bandiere al vento

anche le rose arrossiscono per empatia

preghiera per le acque alla cascatella del Leccio alla Legge


l'arrivo al Santuario, Ugo si sbizzarrisce artisticamente

il fiore, un sole

il ristoro è pronto.
Grazie Ugo per le bellissime foto.











