Riceviamo le foto sempre molto professionali di Mario come cronaca di quell'Ecomarcia che già nel titolo evoca percorsi impegnativi, verdi, ruspanti, su quei colli pisani che fanno barriera fra Pisa e Lucca.
Non sappiamo se il non vedersi sia a favore di Lucca o di Pisa o di tutte e due. Dante scrisse "per li quali i pisani veder Lucca non ponno" e ci sembra in questa frase cogliere quasi una limitazione per i pisani, quasi un dispetto che il Creatore aveva fatto a questo popolo, peraltro fiero e coraggioso e ingegnoso.
Lasciamo questa disputa agli insigni studiosi di cui le due province sono provviste e guardiamoci invece le foto di questa bella marcia baciata dal sole.
Dalle foto vediamo che ancora una volta i percorsi erano cambiati, anche se sui luoghi già visti, magari percorrendo i sentieri al contrario. Ma andiamo per ordine.
Alla partenza un muflone ci avverte che alcuni sentieri sono .... da capre
ma a noi.... caproni vanno benissimo!
intanto si fa amicizia sulla piazzetta, si stringono amicizie,, si studiano piani di corsa
come il nostro Raul complotta (guardate le mani!)
allora Mario si dedica alle foto ricordo e pesca un gruppo quanto mai fiero e valoroso, che dai colori ci sembra locale (Rossini Pontasserchio)
ed ecco Raul Bova assalire strangolando una bionda che da giovane gli aveva detto "no" sul muso e per cui lui, nelle foto precedenti, studiava
ed ecco alcuni porcaresi affrontare la salita con piglio sicuro (incerto se fare la media o la minimedia)
mentre la "combriccola" di Mario si ricompone e Cristina fa vedere che ha imparato a non tagliare le teste
ed ecco un piccolo capolavoro di delicatezza, con tenere signorine che mostrano tutta la loro infantile delicatezza (prova a dargli noia e poi te ne accorgi!), pronte a dar da bere agli assetati
ecco la buca dove qualche anno fa Riccardo Monti mi fece scendere
ed una bella chiesetta, ricordo dei tempi quando in chiesa si voleva andare sudando e più era in alto e più era vicina a Dio e più le nostre lodi era possibile che arrivassero a destinazione. Ora, a casa mia, tutti vogliono andare fino sul piazzale in auto,con i fuoristrada con quei rotoni che non so nemmeno quanto costano e spaccano tutte le rughe in pietra, ma lasciamo perdere che è meglio)
ecco il bel sentiero che ti riporta al Passo di Dante
e Mario, da uomo fortunato, si ritrova in mezzo a una centuria di donne
mentre Cristina abbraccia il maresciallo. Maresciallo anche se nessuno scrive al maresciallo, basta che qualcuna almeno ogni tanto lo abbracci! Vero?
ma ormai siamo all'arrivo, la stradina che costeggia il fosso, siamo alle terme, siamo a San Giuliano
e Mario allora cambia tono e fotografa che alle Terme ci viene per bere, per la salute, per il benessere
e si volta indietro e come un ricordo ci porta queste bocche di lupo sorpa un tessuto di foglie verdi
ricorda la chiesa sui monti
e come congedo dedica questi tulipani dal colore olandese a tutte le donne presenti, perchè Mario è una persona squisita e un gentiluomo.
Grazie Mario