Pian del Quercione, una marcia che ha negli squarci paesaggistici il suo lato forte. Io la ricordo agli albori, con il Francesconi Ivano nell'organizzazione. Ivano, quello del Gardening, correva forte e arrivava fra i primi, tutte le domeniche, in quelle non competitive che segnavano i primi arrivati. Volto versiliese, abbronzato, da abitante nel deserto, ma con il sorriso spensierato del viareggino, sempre gioviale con tutti, voleva una marcia dura, da ricordare. Venticinque km, allora, con tutti i colli, come un tappone alpino al giro d'Italia.
Noi, poco allenati, arrivavamo in fondo con le ultime forze, interrompendo la corsa negli ultimi colli, come il Poggio per la Milano Sanremo. Il sudore e la gioia dell'arrivo. Lo ricordo per un certo tempo con partenza il Primo di Maggio. Allora il Borelli si metteva una fascia rossa alla fronte, noi un nastro sempre rosso al braccio. Altri tempi. Il rosso era il colore di chi stava in campana.
Rivedendo queste immagini ho fatto un tuffo nel passato. Ma anche il presente è molto bello. Veramente spettacolari anche i paesetti che tuttora vengono visitati, di questa dorsale che ci porta verso il mare.
Vediamoci le foto di Mario.
questa è una foto mitica, di due persone che amano il podismo, grandissimi
anche a Pian del Quercione è la Festa della Mamma
Mario con lo sfondo bellissimo dell'aria e del sole, e laggiù, del mare
e Mario ha deciso di partire, trovato un quod o un quid, che importanza ha?
sorpassi improbabili
la stupenda villa dove credo abbia sede la scuola dei cuochi....
insomma come potete vedere una bellissima zona valorizzata dai profumi e dalla luce e dalle foto di Mario che ringraziamo
Andrea Bartalesi