Non eravamo numerosi a Pian del Quercione dove era in programma la XXXIX Sgambata sulle colline versiliesi ,ma l'importante era esserci e così abbiamo affrontato questa ennesima fatica con l'immediata salita che si presentava subito dopo la partenza ,il chilometraggio alla fine risulterà di qualche km in meno di quello annunciato ma in questo spazio anche se ridotto vi erano tutte le difficoltà che si incontrano in salite ripide e affini ,
(luogo di ritrovo)
(e siamo subito in salita)
(la signora e il cane)
(capelli al vento)
(la Pieve)
le località ormai le conosciamo le tante frecce di che si trovano lungo il percorso sono la testimonianza che da li ci siamo passati in altre occasioni importante però è seguire le frecce giuste che ci pilotano dopo un saliscendi continuo nell'abitato di Stiava poi dopo il tratto di asfalto di nuovo salita la discesa seguente è quella che alla fine indica l'ultimo km
(il nostro Aldo)
(il mitico Vallicelle all'arrivo)
(tanta bella gente)
(piantine aromatiche)
e così rientriamo nello spazio Sagra dove per ritirare il premio di partecipazione bisogna aspettare che le persone scelgano la piantina aromatica che è il pacco gara ,riesco a prendere il mio vasetto di pepolino cerco il ristoro che è una apoteosi fantozziana gli addetti alla frittura della pasta fritta non fanno in tempo a friggerla
che un esercito di formiche travestiti da podisti la fanno sparire come una illusione di Mandrake e non contenti rimangono ancora sul posto per il vassoio successivo e la scena si ripete è sconcertante e in parte anche comico se si osservano gli strattagemmi che si usano per fare di un semplice ristoro una bella abbuffata.
(Cinzia imperterrita all'arrivo)
(scusa, ma la foto non è per te)
Prima di tornare alla macchina la tradizionale spesa olio e olive come da tradizione e domenica per fortuna niente salite pianura & pianura a Migliarino sperando nella clemenza del tempo .
Buona settimana a tutti
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Aldo Passetti