Pistoia Abetone....il sapore della sfida
Con questo auspicio e con l' unica forza riposta nella volontà di tagliare il prestigioso traguardo, anche quest' anno prendiamo parte a questa ultra maratona dal fascino intramontabile.
Ma l' apertura oggi la voglio dedicare agli abitanti della montagna Pistoiese che hanno protestato con striscioni lungo tutto il nostro percorso e con un corteo contro la chiusura del loro presidio ospedaliero per una mera questione di tagli, tagli che ovviamente colpiscono indiscriminatamente e in modo ancora più sconcertante chi ha bisogno di cure. A queste persone per quello che può valere va la mia solidarietà e dedico la mia vittoria personale per essere giunto al traguardo, grazie a coloro che durante la loro civilissima marcia di protesta ci hanno dispensato applausi e sorrisi.
Siamo un nutrito gruppo di atleti, podisti e financo semplici passeggiatori, saremo oltre un migliaio, per la precisione 1717 di cui 847 in lotta per il traguardo prestigioso dell' Abetone, un mini esercito multicolore che colora la stupenda piazza del Duomo di Pistoia, già brulicante di buon ora intenti negli ultimi preparativi e che sotto le indicazioni dello speaker Cascione si preparano alla grande sfida.
La partenza considerata la lunghezza della gara e il periodo estivo è fissata per le ore sette e trenta, stranamente oggi la mattinata è alquanto fresca e questo dovrebbe metterci al riparo da colpi di calura, la piazza del duomo visto l' alto numero dei partenti comincia ad essere strettina e anche quella adiacente da dove avviene la partenza vera e propria nonostante la sua vastità non permette un deflusso veloce dei corridori una volta che lo starter ha ufficializzato il via della gara.
Si parte lemmi lemmi, stando attenti a non farci scaraventare a terra e altrettanto facendo attenzione a non ostacolare nessuno, tanto di km da macinare ce ne sono a iosa sia per superare che per essere superati.
Stamani i preparativi pre gara non sono andati a buon fine, almeno per me, niente cappellino, niente cerotti salva ciucciore, niente crema solare e infine niente vasellina per la protezione da sfregamenti, non mi pare un buon auspicio per una buona gara, ma ciò che è fatto è fatto e non si può tornare indietro, nell' immediata vigilia che precede la gara,ho persino fatto il calcolo dove poter guadagnare qualche secondo per migliorare la prestazione del 2012 ma anche la tecnologia mi si è rivoltata contro, il garmin una volta scollinata la prima e forse più dura salita delle Piastre mi ha abbandonato e così niente più punti di riferimento(ma qui eravamo già indietro), senza sapere quanto tempo è passato si prosegue,è un lungo serpentone quello che ci sta innanzi e quello che ci segue da dietro, poco il traffico, almeno per il primo tratto di strada (le Piastre), quello presente è esclusivamente al seguito dei vari podisti, oltre questo, biciclette, motociclette, tutti intenti ad esaudire le richieste dei loro assistiti, manco mancassero i ristori e i punti di refrigerio dislocati lungo tutto il percorso ben oltre quelli regolamentari.
Col passare delle ore il sole comincia a battere forte e questo ci costringe a bere fin troppo, forse, il caldo poi fiacca non poco le residue forze e la scarsa preparazione ci fà tirare i remi in barca, abbiamo tutto il tempo di scambiare chiacchiere con vari podisti, conosciuti o meno e questo ci aiuta a non mollare, oramai i riscontro cronometrico non conta, l' imperativo è solo tagliare il traguardo e con questo spirito e per la dannazione della Caterina farò la corsa insieme a lei, solo qualche passo davanti, oltre ciò spendo pure del tempo per scattare qualche foto, per non farle mancare quella del suo arrivo allungherò negli ultimi 2 Km, missione compiuta.
Anche oggi abbiamo vinto, ma non solo noi, tutti quelli che hanno tagliato il traguardo con qualsiasi tempo cronometrico, anche coloro che si sono avvalsi del codazzo di assistenti, all' arrivo non solo la medaglia, ma una corroborante doccia ed un buon piatto fumante di pasta asciutta, questa anche per gli atleti celiaci.