Mattina fresca, sole arzillo che si affaccia alle finestre (diciamo fra gli alberi), e ce ne andiamo a Saltocchio subito, a cercare dove abitasse Arrigo Benedetti, sicuramente uno dei più famosi abitanti di questo borgo. Giornalista e scrittore, fondatore di giornali insieme a Pannunzio, stimato uno dei migliori da Eugenio Scalfari, non so se basta....
Ma il nostro è un impegno podistico, perbacco, torniamo indietro e ci dirigiamo a San Pancrazio e svicolando fra la Villa Oliva e la Grabau, accarezzando dall'alto la Villa Reale, ce ne andiamo a Ciciana. Per fortuna ai ristori il cocmero ci fa l'occhiolino. Si sale Ciciana come se fosse un aperitivoe scendiamo da Palmata. Bivio della 10 km e per la lunga ci accomodiamo in alto, verso il Convento dell'Angelo. Arrivati al bivio, a quella bella marginetta dopo un'ulteriore fetta di cocomero, prendiamo a destra, verso Tramonte. Altro ristoro all'inizio del giro che ci avrebbe portato alla villa sopra il campanile, quello del sentiero dove sospiri, neanche all'omnimo ponte di Venezia, ma non lo abbiamo fatto e ci siamo buttati in discesa. Buttati si fa per dire, sentiero stretto, pieno di barbe di alberi, tratti in forte pendenza e se, fermandoti, alzavi gli occhi a destra, la Brancoleria con tutti i paesi che sembrano far parte di un grande presepe.
Ma non ci sipoteva distrarre troppo e nel frattempo abbiamo iniziato il Solco dell'Angelo, in discesa, questa volta in discesa, che fra sassi e gravolte, ci ha portato in fondo, quasi alla centrale. L'ingresso a Ponte a MOriano è da vincitori, con il sole sulle nostre teste, ma all'arrivo la pasta fritta per golosi come me, ma una fetta di cocomero ci sta proprio bene.
Il percorso, in alcune parti nuovo, è risultato essere poco sopra i km 18 indicati. Bravi
Due foto delle mie
l'ex Convento dell'Angelo, il campanile
Villa Guinigi a Ciciana
casolare a Palmata
Andrea Bartalesi