Dopo Natale, a smaltire il pranzo luculliano siamo a Pontedera. Centro Bellaria. Sicuramente dietro questo nome oltre al centro sportivo ci deve essere qualcosa di bello, dovrò prendermi il tempo di andare a vedere su internet. Ai ristori sono quasi tutti marocchini, gentili, parlano italiano, hanno portato sul ristoro i datteri originali (non che gli altri, quelli che compriamo siano di plastica e fatti in Norvegia, ma hanno quel caramelloso intorno che ti si appiccica alle dita e ti dà, forse un sapore accentuato. Quelli che erano al ristoro erano naturali, colti dalla pianta, secchi il giusto, senza aggiunta di zuccheri.
Una nebbia fredda ci ha accolto, ci ha accompagnato verso Montecastello e solo il sole che ci aspettava sopra la chiesa di questa località, ha sciolto il cielo pannoso e ci ha riscaldato. Non siamo passati dalle Sodole, scendendo, per ovvi motivi di fango, e evitandole, il percorso si è allungato tanto da risultare, la lunga, 17 km.
Ancora una volta al bivio fra la 13 e la 17 in molti, troppi, non hanno avuto dubbi e sono andati sulla 13!!! Dobbiamo studiare qualcosa per invogliare a fare i percorsi lunghi. Questa marcia di Pontedera se non andate a Montecastello non sa di niente. Pensateci.
Vediamoci le foto di Mario, belle. Speciali quelle di Montecastello.
partiti su nastro rosso, come si conviene nel perido natalizio
ecco Moreno e Enzo, i mitici auguri a Enzo per rimettersi dalla caduta
ma questo è l'Acconci inseguito da Enrico Enoch!!!
nuove geometrie natalizie
eccoci a Montecastello
il ristoro con gli amici marocchini e l'albero di Natale fatto di bottiglie di plastica
presepi davanti a tutti gli usci. Questo nel canestro della bicicletta
la bicicletta appoggiata alla ringhiera
la nebbia pannosa si dissolve
e la cartolina di Mario per salutarvi e ringraziare il ostro fotografo.
Andrea Bartalesi
PS le altre foto nella gallery