PROFUMO DI PASSERA
Confidenze e reportage del nostro scuppista a strisce.
Da oggi il bacio di Klimt è una cenciata.
Questa è la documentazione fotografica del fatto o del misfatto di Orentano, qualcosa che è un misto di sorprese, di considerazioni e di riflessioni. Ma andiamo per ordine.
Il fatto avviene fra due podisti "maschi" dell'Atletica Porcari che chiameremo Umberto da una parte e Gennaro oppure Giovanni, a piacere, dall'altra.
la foto dello scandalo al sole
Umberto incontra o, per meglio dire, riprende Giovanni detto Gennaro lungo le stradette di Orentano, si ferma, lo abbraccia e lo bacia, con sorpresa magna del Gennaro già detto.
Poi se ne va dicendo "Profumo di passera" non sapendo se sputare o trattenere i peli che aveva sulle labbra. Io, che venivo raggiunto successivamente, sentendo il commento pensavo ai sapori strani: l'atmosfera ci hanno detto che sa di carne bruciacchiata, e così profuma la navetta spaziale tornando dallo spazio. Ora cosa avranno scoperto che ha questo buon vecchio profumo? Gennaro. Ora lo sappiamo bene, profuma di passera. Ma in ogni vicenda c'è un antefatto o uno scopo recondito e infido. Io l'ho scoperto.
Umberto, dunque, avrebbe baciato il nostro solo per sentire che sapore aveva? Certamente no: in lui c'era la gelosia di vedere l'amico sempre in compagnia di belle donne e abbracciandolo e baciandolo voleva spargere non l'odore, ma l'idea e la falsa immagine del Giovanni suddetto, quasi un certificare il suo ermafroditismo, un insinuare nei cervelli delle donne il dubbio che al nostro piacessero gli uomini almeno quanto le donne. Così che qualche bella esemplare dell'altro sesso rimanesse disponibile alle "ciacole" di altri podisti, non ultimo il nostro Umberto.
Così facendo si è trovato di fronte ad una grande sorpresa: non sapeva di "omo", nemmeno di "uomo che non deve chiedere mai", ma di un misto di odori, di capelli, lui che è pelato, di chanel numero 5, di deodoranti, di agro odore femmineo, tutto che possiamo riassumere in "odore di donna".
Quindi non ha potuto che esclamare: "E' contaminato! Sa di passera. Che facciamo? Lo mettiamo in quarantena?"
E se n'è andato con i suoi dubbi e le sue sorprese. Nel frattempo Gennaro si lamentava della sua caduta di immagine e si riprometteva nel giro di poche settimane di rilanciare la sua immagine di cicisbeo, di confidente e di felino pronto al balzo.
Noi, da buono cronisti, siamo pronti a raccontarvi eventuali scooppi successivi.
Lo scuppista a strisce