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QUANDO I CORRIDORI NON SENTONO LA FATICAdi Claudio

12/07/2010

a cura di Claudio Landucci

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Caso mai qualcuno pensasse ancora che si sia normali, oggi dopo la sfacchinata di ieri in quel di Villa Basilica siamo nuovamente di corvè anche se ad una non competitiva del T.P.L. e precisamente a Ponte a Moriano, ameno paesino o frazione del comune di Lucca, qui ci può venire in aiuto l' amico Bartalesi fine conoscitore del nostro territorio.

 

 

(ecco due amici sotto il gazebo)

 

 

(e un altro gazebo con un lindo ristoro)

 

(Massimo Baldi sta già scendendo a tutta birra)

(ma una marginetta riflette il bianco dei raggi del sole)

(colonne portanti del gruppo di Antraccoli)


Corsa distante alcuni km dalla magione per cui ce la prendiamo comoda, forse fin troppo visto che quando arriviamo alle 8:15 circa non solo la zona di arrivo è pressochè deserta, ma anche i nostri rispettivi capogruppi hanno già consegnato le liste, evidentemente il richiamo del mare si fa sentire forte.
Poco male non ci scoraggiamo per questo anzi nell' ulteriore indugiare sulla partenza abbiamo occasione di salutare e scambiare due, quattro e anche 8 chiacchiere con una pluricampionessa stakanovista di tantissime corse tra le quali molte maratone ed ultra ,che risponde al nome di Jessica Giovannini, con la quale faremo un lungo tratto di strada insieme.
Fa strano salire  e vedersi venire incontro tanti volti amici e non solo, che cerco anche di immortalare con la macchina fotografica ed essere da taluni di questi anche ringraziato.

 

 

(Ugo scappa con la sua falcata e ci lascia il piacere di un sorriso di chi lo segue)

(e come nella vita c'è chi va e chi viene)

(e amici colorati ci salutano)

 

(mentre Caterina in curva guarda in alto per vedere quando finise sta' salita!)

(Aurelio imperterrito, come un imperatore romano)

 

(per chi ha dei dubbi la nostra Jessica è quella di sinistra)
Nonostante le gambe stanche rischiamo comunque di fare il percorso lungo, 18 km ma che poi risulteranno essere abbondantemente meno (14.740 km),con questo non voglio rientrare nella annosa polemica sulle misurazioni dei percorsi recentemente ritornate alla ribalta.

 

 

(te lo do io il cocomero, sembra pensare l'uomo dalla facia da alpino)

 

(all'orizzonte la coppia delle coppie: Cinzia, io lai, ti sei messa i pantaloni verdi!?)

 

(ed eccoci con una foto rinfrescante, quanto ci piacerebbe seguire queste anatre, una volta tanto senza pensare al profumo ed allo sfrigolare di un arrosto)

 

(ma chiudiamo con l'immagine del bivio del Convento dell'Angelo, dove quest'anno la corsa non è passata per una frana)
Questa corsa non conosce mezze misure, andata tutta salita (480 M.L.M.),che sembra interminabile ( 1 ora e 05), ritorno tutta discesa (35 minuti), per dire quanto cambi l' impressione dei podisti quando la strada si inerpica siamo passati dai "10 minuti allo scollinamento", al "siete quasi arrivati", a "mancano 3 km "fino a "siete a meno di 2 km" ,in conclusione circa 20 minuti di ascesa ed i km circa 3,5.
Per rendere un idea a coloro che denigrano i G.P.S. da polso voglio dare il tempo di percorrenza: 1 ora 42 minuti tempo totale incluso le fermate, effettivo di corsa 1 ora 35 minuti.
Claudio Landucci