Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

QUANDO LE DONNE PENSANO ALLA MESSA IN PIEGA di Claudio

22/06/2010

a cura di Claudio Landucci

vedi Gallery
06Valdottavo
08Valdottavo
09Parrocchiale
12paesiincantati
13cielo
14Partigliano
16ristoro
18lachiesa
19immagine

Stamane siamo in quel di Partigliano, frazione di Valdottavo (per i profani paese posto a 8 km da Lucca. Valle di ottavo non Partigliano) per prendere parte alla locale corsa del T.P.L,
il tempo come già sapevamo non prometteva niente di buono e lasciava presagire una corsa non solo bagnata ma anche dura, sempre che la piovosa giornata del sabato non abbia infierito oltremodo sui percorsi che gli organizzatori ci hanno preparato obbligandoli magari ad eliminare parte di questi.
Partiamo da casa verso le 7:30 con l' immancabile Filippo, piove il cielo è coperto in ogni dove non lasciando speranze di miglioramento, poco importa tra sette giorni c'è la Pistoia / Abetone e la corsa di oggi, con le sue salite, anche se corta si presta comunque bene alla bisogna.

(atmosfera invernale)

(Partigliano nella nebbia)

(marliesi nel verde)

 

(una bella foto d'atmosfera)


Stamani non abbiamo neanche il problema del parcheggio,buon per noi ma brutto segno, vuol dire che la maggior parte dei podisti ha deciso di disertare,non c'è da stupirsene, il maltempo non ha certo invogliato i più a mettere la testa e tutto il resto fuori dall' uscio di casa, peccato perché questa corsa ed i suoi organizzatori meritano di raccogliere molto di più.
Nella quasi desolazione del paesaggio e con l' assenza di brusio che di solito anima le nostre sgambate non rimane che cambiarci e partire.
 A me non spiace correre con il brutto tempo anzi, male per la Caterina che vedrà disfarsi la pettinatura da poco fatta e pensare che oggi c'è la seconda puntata della Cresima di ieri sera, stavolta tocca al pranzo.

 

(paesi come piccoli presepi)

 

(l'acqua va verso il basso)

(la luminosità dei capperi, in un muro antico)

(nell'edicola un piccolo Volto Santo, un vasetto di vetro, due fiori di campo)

 

(i nostri amici imperterriti risalgono verso Guzzanello))


Quasi in procinto di partire arriva Ruggero ed allora lo aspettiamo anche se lui farà il percorso medio (10 km, poco più di 7 in realtà), staremo insieme per poco, giusto il tempo di scambiare due parole.
Tra i vari saliscendi che affrontiamo, nonostante la nebbia e la cupezza della mattinata riesco comunque a vedere ed immortalare vari paesini, belli a vedersi, ma fragili, stante il progressivo abbandono in cui versano.
Ad aggiungere desolazione a desolazione, lungo tutto il percorso incrociamo un solo podista, intanto il tempo regge e l' unica acqua che prendiamo oltre quella dei ristori e quella che il vento scrollava dagli alberi.

 

(la chiesa di Fondagno, se ben ricordo)

 

(un vecchio lavatoio)

 

(una cappella, un cero rosso, una statua della Madonna, un affresco solorito dal tempo)


 All' ultimo ristoro posto  nei pressi di una Cappellina, prima della salita finale,di colpo il tempo cambia in peggio e comincia a piovere ma è solo un avvisaglia, poche gocce e smette di colpo, siamo graziati, anche perché l' erta finale non è proprio un tratto in cui si possa correre.
Arriviamo e la situazione è la medesima della partenza, pochi intimi, nessuna baraonda come sovente avviene alla fine di queste nostre sgambate.
Abbiamo concluso i poco meno dei 15 km (14,360) del percorso lungo, praticamente asciutti o perlomeno madidi del solo sudore, senza che il cielo riversasse su di noi la tanto minacciata pioggia, come a dire che a volte si può osare.

 

 

(ci sembra Tempagnano)

 

(all'arrivo il verde dei marliesi nel verde di Guzzanello)
Che dire per concludere queste scarne riflessioni, se non grazie agli organizzatori che hanno lavorato non poco per garantirci la sicurezza lungo i percorsi, augurando loro una migliore fortuna per le corse a venire, alla fine si conteranno circa 320 presenze.
Claudio Landucci