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QUANDO SI INVECCHIA.... PONTEBUGGIANESE

03/06/2011

a cura di Claudio Landucci

vedi Gallery
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Ho ricevuto lunedì un bel servizio di Claudio da Ponte Buggianese, l'ho salvato, scaricato le foto.... e poi? l'ho lasciato negli Archivi!

A mia scusa, se scuse posso accammpare, un momento particolare di impegni del fine mese, dei nipoti, di tutto, ma questo non giustifica niente. C'è solo da chiedere scusa al nostro Claudio. E ricordare a chi mi manda del materiale se max il secondo giorno non viene pubblicato vuol dire che qualche cosa è successo.

Ed allora, anche in ritardo, ecco il servizio di Claudio di luneì scorso:

 

°°°°°°°

Oggi è domenica, si chiude la settimana, giorno di riposo per molti ma
non per me che di pomeriggio ho il turno lavorativo motivo questo che mi
induce a ritornare in seno al T.P.L. per una corsa diciamo di recupero
dalle fatiche agonistiche degli ultimi giorni.
La sgambata odierna si tiene in quel di Ponte Buggianese nella provincia
di Pistoia, sappiamo già che non è una gran corsa che non ha dalla sua
grandi bellezze da sgranare gli occhi ma è tutta pari ed anche se in
parte sotto un cocente sole è quello che ci vuole per un buon recupero
energetico.

 

(eccoci al posto ritrovo)

 

(un bell'effetto biancorossoverde eei marliesi, casuale, ma sempre bello)

(il nostro Claudio sempre tirato al massimo, sempre in forma)

 

(con Caterina che parte di... rincorsa)


Come sempre arriviamo alle otto e come sempre avviene il ritrovo è
desolatamente vuoto, le partenze se possibile sono più anticipate il
caldo e la bella giornata invogliano sicuramente a dirigersi a più
agognate mete estive, mare, monti e perché no laghi.
Facciamo l'iscrizione ognuno presso il proprio gruppo sportivo e ci
accingiamo a partire, anche oggi faremo la corsa insieme al prode
Filippo così come l'anno precedente. In attesa che l'amico di tante
avventure finisca il suo compito di capogruppo salutiamo il collega di
penna e più fine scrittore l'amico Loris della podistica Galleno.
Sono all'incirca le otto e venti quando partiamo anzi guardando il
Garmin una volta scaricato le otto e diciotto, oggi non abbiamo fretta
terremo un'andatura turistica anche se Filippo ovviamente vorrebbe
tenere un passo più spedito ed allora ci adeguiamo alla sua andatura,
passano pochi Km e veniamo raggiunti anche da Loris ed un suo compagno
di squadra coi quali oltre a fare un tratto di strada insieme scambiamo
varie battute sul mio essere sempre alla ricerca di quello che non va
nelle varie corse quasi che io andassi a queste solo per trovare ciò che
di negativo c'è, ma poi mi rendo conto che è più uno sfottermi per farmi
alterare tenuto conto che anche Loris non è uno che va giù tenero con le
critiche.

 

(un'icona per una preghiera)

(un paese dove l'arte è di casa)

 

(il gruppo descritto nell'articolo)

(il controllo provoca sempre un po' di confusione)

(luci di chiari d'acqua)

(vecchie chiese.. forse dismesse, senz'altro ammuffite)

(la rincorsa di Nebbia)
Al bivio tra la 12 e la 18 Km l'altro amico del Galleno ci lascia,
fermata d'obbligo al primo ristoro dopo circa 5 Km e mezzo e nuovamente
in marcia poco dopo Loris allunga di qualche decina di metri e sarà un
continuo raggiungerlo ed essere raggiunti, nel bel mezzo del Padule di
Fucecchio mi fà notare i vari cippi messi a memoria di chi è stato
trucidato (ma questo lo sapevo e l'avevo già notato) nell'agosto del 43
e che il comandante di tale misfatto sia stato proprio recentemente
condannato dopo ben 68 anni dall'evento, 66 dalla fine del conflitto.
Proseguiamo, di contorno è solo campagna, campi coltivati riarsi dal
sole che quasi stridono col fatto che di fatto siamo in padule e
cascinali diroccati in cui patriarcali ed enormi famiglie risiedevano ed
oggi resistono in malo modo all'avanzare del tempo, lungo il percorso
incrociamo anche il mitico Beppe dei marciatori Marliesi sempre in
compagnia di Gino del Porcari e dell'immancabile Nebbia.
Oramai siamo quasi alla fine, un ultimo argine una discesa
l'attraversamento di un parco e la caduta, evidentemente qualche
Accidente mi è arrivato o forse più precisamente è stata una mia
sbadataggine, fatto sta che mi sono scorticato un ginocchio, la spalla
ed un gomito, fortunatamente manca circa un Km all'arrivo, peccato per
la macchina fotografica che si è rovinata ma a tutto vi è rimedio, i Km
sono stati 17,340 molto vicino ai dichiarati.

 

 

Beppe e Gino sorpassati dal treno marliese)

 

(la "cascata")
Ora io non avrei trovato nulla da ridire su questa corsa, ma mi domando
cosa ci sta a fare un ambulanza se alla semplice richiesta di una
disinfettata mi viene detto che non hanno disinfettante, fortunatamente
tra gli addetti al ristoro finale una gentile signora era armata di
tutto e mi ha curato, a lei va il mio più sentito ringraziamento.
P.S. ora voglio leggere quello che scriverà Loris dato che abbiamo corso
insieme.
Claudio Landucci

 

°°

Scusami Claudio, quando vedi che qualcosa non va, mandami una mail, grazie!!!