(piccola storia fotografica della spedizione a Milano dei nostri amici)
Cominciamo queste poche righe con la premessa necessaria della breve cronaca così ci leviamo il pensiero.
E' vero, siamo venuti via da Milano contenti ma non soddisfatti al massimo, con quel sottile senso di incompiuto che ti lasciano le cose che non hai fatto come avresti voluto. Dato che siamo una coppia "affiatata" , al dolore al tendine di Achille che da Dicembre tormenta Massi, Cinzia ha voluto far seguito in Febbraio con una infiammazione al piede....morale: Massi 3 settimane di stop e Cinzia 2, interrotte dopo varie cure per tornare con moderazione alle corse solo perchè siamo due testoni ed abbiamo voluto provare. Però l'allenamento sulle lunghe distanze un po' carente ed i 35° torridi di Domenica hanno fatto sì che dal 30 km in poi sia stato un calvario (soprattutto per Massi) che ha vanificato quel buon tempo che avevamo fatto fino a lì......come si dice "c'est la vie" e dobbiamo comunque essere molto contenti di quello che abbiamo potuto fare con l'allenamento fatto. Comunque due medaglie e due diplomi in più a testa da appendere nello studio di casa ce li siamo messi in saccoccia ed una certa voglia di rifarsi in momenti più fortunati a breve. Solo chi ha provato quella "droga senza effetti negativi" che la Maratona è , può capire la nostra gioia nell'aver concluso una così bella manifestazione.
Ed ora il bello:
La città, tranne i soliti cretini che abitano ovunque, comincia a tollerare una delle manifestazioni più odiate del podismo, anche grazie al nuovo tracciato, alla pubblicità ed al grande dispiego di energie della nuova dirigenza. Come sempre ripetiamo all'infinito: grazie ai 1400 volontari che hanno contribuito per puro amore verso la loro città e lo sport (e gratis) allo svolgersi di una splendida Maratona che con il loro lavoro è riuscita molto bene e che vi raccomandiamo (messaggio rivolto ai soli Maratona-dipendenti- lettori).
A bocce ferme rimangono solo i ricordi più piacevoli: il viaggio in camper con Alessio ed Erica dopo una colazione del sabato in un barino di paese sull'Appennino che ha il sapore di quei posti che fra poco (ahimè) non ci saranno più, la passeggiata da turisti della viglilia in una città estiva e Jamaicana nel clima, l'incontro con altri partecipanti che saranno nuovi amici nel tempo nonostante la distanza (Luca e Claudio due fantastiche persone), l'adrenalina della partenza con quell "in bocca al lupo" detto in un abbraccio e lacrimoni a tre con Elisabetta mentre già muoviamo i primi passi dopo lo sparo, l'urlo di incoraggiamento degli amici già arrivati quando stai per bloccare il tuo cronometro sotto il traguardo che ti fà sentire bravo anche se avevi (in fondo, ma molto in fondo, al tuo cuore) sperato in meglio e ti senti al tempo stesso felice ma non del tutto appagato.
Grazie a tutto questo abbiamo un altro traguardo tagliato insieme da ricordare con gioia immensa, ora che la fatica ci ha (quasi) lasciato..
A presto
Cinzia e Massi