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QUANDO SI VA IN CERCA DI NEVE foto di Mario

31/01/2011

a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"

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Gorgona
Ristorante
Scultura1
Scultura2

Questa mattina, il percorso dei 30 Km alla corsa podistica era stato annullato causa Neve. Ma 8 scapestrati, Me compreso, hanno deciso di avventurarsi su quel percorso pur sapendo che per 5 Km non avrebbero trovato assistenza e neppure ristoro, ma la ciliegina era troppo dolce per NON volerla assaporare. Le foto dimostrano che NON abbiamo sbagliato, tutto era ovattato e il silenzio che ci seguiva era immenso !!! Ho perso gli amici usuali, alcuni impegnati in altre gare, mentre la cara Elisabetta ha preferito rimanere a letto, spero che veda le foto e capisca quello che si e' persa !!!! ahahahaha Elyyyyy !!!!! Mi spiace che i soggetti nelle foto sono sempre gli stessi..... SOLO noi 8 abbiamo fatto il percorso lungo, quindi ci siamo sbizzarriti a fotografarci per un gioioso ricordo !!!!
Saluti cari

Mario
°°°
Questo ci ha scritto Mario.
Certo salire oltre il Sorbo, sulla via che da Buti porta a Calci o sul Monte Serra, con la notizia che la 30 km è stata annullata per vorticare di neve, deve aver fatto pococ coraggio a chi già pregustava questa avventura. La neve, poi, non è mai vista come impedimento, anzi, nei pensieri, impreziosisce la cosa. Ed allora sembra quasi naturale per chi conosce il sentiero, andarsene in compagnia di pochi amici, quelli che in quel momento "c'erano" a godersi un'intima sensazione di emozione. Per loro è sembrato di vviere un progetto studiato per pochi, personlaizzato e sentirsi ancora più audaci per l'annullamento che era avvenuto.
Certo già arrivare sulla 25 km, con i fiocchi di neve che svolazzavano sulle nostre teste, quasi grandi come bianchi necci evanescenti e sentirsi paciare da queste creature fantastiche era sensazione forte, specialmente se unita all'attenzione da mettere ad ogni passo sul sentiero innevato, ma acquoso, fra pietre aguzze che mostravano i loro denti pronti a addentarti le membra e il freddo che, riducendo la corsa, ti invadeva e benedicevi i grossi guanti indossati e la calzamaglia e il cappello.
Arrivati poi nel punto più alto, dove la neve era più importante, voltando a destra ed inizianod la discesa, sdopo un breve tratto dove l'attenzione doveva essere massima, sui seguenti falsopiani il tempo migliorava per poi intristire ancora npressi del ristoro dove il Monti, fra vento, freddo e neve che veniva dal cielo, ti proponeva ponchi bollenti oppure bicchierini di Marsala. Mi scappa un elogio per Riccardo e i suoi amici impegnati in quel punto così bello e allo stesso tempo, per il tempo, così angoscioso, fra alberi gocciolanti, acquitrini nascosti da folgie sul sentiero e le pietre, scoperte, davano una effimera sensazione di sicurezza. E loro , i nostri amici, a incoraggiare noi e offrirci da bere!
Ma bando alle chiacchiere e vediamo le foto di Mario.
ed ecco alcune foto alla partenza
io e Clausio nel lungo piano che porta a Vicopisano
Andrea e Angelo impegnati sul Termine
il gruppo dei nostri amici oltre il Termine
le insidie del sentiero
ma come macchine andiamo imperterriti
e al bivio qualcuno scende, qualcuno sale ancora
ed ecco scene culinarie al ristoro in loclaità Sorbo
roba da leccarsi i baffi (per i fortunati che ce l'hanno)
la strada asfaltata ci porta ancora in alto
e i paesaggi  della pianura si allontanano
Ecco mi fermo qua, al bivio della 25 km.
Da ora in poi le foto nella seconda puntata di Mario
Andrea