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QUANDO UN UOMO VUOLE di Andrea

28/10/2014

a cura di Andrea Bartalesi

Quando un uomo vuole.

Tutti i risultati sono possibili.

Certo.

Prima cosa ci vuole una volontà ferrea, inossidabile. Di quelle che mica tutti ce l'hanno. Quella volontà che il Nostro Padreterno ha concesso a pochi privilegiati. Magari che poi se la sono coltivata questa volontà, insomma un discorso tipo i talenti..Dio li aveva dati a tutti, qualcuno li mise sotto terra in un posto sicuro che nessuno li rubasse, altrii invece li misero a frutto. Ecco la volontà messa a frutto.

Poi ci vuole il fisico (sto parlando di risultati di uno sport come la Maratona). Certo anche il fisico migliore può richiedere interventi di manutenzione o restauro, ma ci vuole un fisico che sopporti gli allenamenti. Poi ci vuole la classe. 

Perchè la classe hanno sempre detto che non è acqua-

Io ho un amico che ha tutto quanto ho detto. Un amico con il quale ho condiviso, anni orsono, mattinate di allenamento, un amico che mi ha fatto arrivare a un mio personale sulla maratona di 3:14 (e per me è stato un successo!!!).

Io ho un amico che negli ultimi tre anni è sempre arrivato Terzo assoluto Veterani alla Maratona di Lucca. In precedenza ha fatto 2:58' poi 3:06 e quest'anno 3:01

Anche lui ha avuto problemi fisici ma con la grinta e la determinazione che ha dentro sotto i ferri e via...meglio di prima.

Quest'anno voleva assolutamente il risultato perchè voleva dire di più del solito, perchè chi ha provato a fermarsi per un intervento sa cosa vuol dire ripartire.

Volete sapere chi è???

Ma ADRIANO MATTEONI il mititco atleta dell'Atletica Porcari.

Ecco cosa dice a commento della sua gara:

 

3.01.12...ho avuto crampi al 33 km al bicipide femorale ni sono fermato una 20 secondi poi sono ripartito comunque a 55 anni con due interventi chirurgici ne gli ultimi due anni non posso che essere soddisfatto..

 

Tutto qua.

Bravo Adriano. Ti dico bravo non per il risultato eccellente, ma per le tue mattinate solitarie in Via Sbarra, per le tue ripetute, per tutti i sacrifici che hai fatto. Per chi non sa voglio aggiungere...Adriano non ha una vita nella quale c'è un programma dove inserisce l'allenamento...in Adriano la giornata comincia DOPO L'ALLENAMENTO. Se ha un impegno alle otto, nessun problema ...basta anticipare l'allenamento. L'ho incontrato l'altra settimana alle 8 in vesti civilnormali da uomo che ha la sua vita, l'ho salutato e prima di lasciarmi mi ha detto quasi per rassicurarmi "Guarda che io l'allenamento l'ho già fatto..

Ecco.... bravo Adriano.

 

ecco Adriano e Massimo in Piazza Bernardini

(permettetemi una piccola divagazione...ma quanto è più bella la figura di Adriano con la maglietta dell'Atletica mentre Massimo, anche lui nostro atleta, nell'anonimato banale di una maglietta bianca. Io sono un vecchio uomo ma l'appartenenza a un gruppo è un vanto, un onore, anche per questo bravo Adriano)

ecco sulla linea del traguardo...subito l'occhio al cronometro..per Adriano è importante il risultato...lui non corre per partecipare, lui ha degli obiettivi...

il momento della consapevolezza, il momento in cui il fisico si ferma, il cuore improvvisamente capisce che può rallentare i battiti...la mente vaga nelle praterie di un risultato raggiunto un ottimo risultato ma per uno come il nostro amico poteva essere anche meglio...c'erano quelle 3 ore così vicine...

poi finalmente il riposo, il mettersi a sedere e in lui c'è la stanchezza non solo dei 42 km ma di tutto il tempo impiegato, c'è la rappresentazione fisica dell'iceberg della Maratona dove i 42 km sono solo la punta che esce dall'acqua gelata, ma sotto c'è il volume enorme dell'impegno.

Insomma questo è Adriano Matteoni, ovvero è una piccola parte di lui, è una parte di quello che io conosco di lui. 

Ma la cosa certa, inconfutabile è che noi tutti vogliamo dirgli

GRAZIE ADRIANO DA PARTE DI TUTTI I TAPASCIONI DELL'ATLETICA PORCARI

Andrea Bartalesi