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QUANDO UNO CHE CORRE INCONTRA UN FOTOGRAFO

21/03/2013

a cura di Andrea Bartalesi

A volte uno corre. Lo fa in gare, competitive, in passeggiate, in marce organizzate, in allenamenti solitari, in mattinate di nebbia, o in pieno sole, sul ghiaccio, davanti a se i fumetti e il respiro.

A volte incontra un fotografo. Lo incontra e lui ferma una immagine, un attimo. Trasmette al gesto podistico l'estro e la sua passione di appassionato, di cacciatore d immagini o di farfalle.

Sono due mondi che si incontrano. Il mondo di chi non vuol sottostare alla legge di gravità, di chi vuol volare, di chi vuol arrivare prima, d anticipare i tempi, di girare più veloce di tutto, di chi vuol essere primo.

L'altro invece vuol fermare tutto, vuol condensare in un clic l'altro mondo.Vuol conferire alla staticità il movimento. Ma come per una farfalla vuol metteere quel volo in una posa immobile che ti rasmetta la velocità del sogno.

Ecco a Firenze il nostro Massimo Baldi ha incontrato un fotografo. Non è nuovo a queste imprese: incontrare un fotografo che immortala le sue gesta.

Massimo è uno che va sempre a tutta. Esce di casa che già corre. A tutta. Passa da casa mia che va a tutta. Torna e ancora va a tutta. Per un fotografo è il massimo, lui che anche i genitori hanno chiamato Massimo.

Ebbene a Firenze questa volta ha incontrato un fotografo anzi una fotografa. Di lei ho solo questa foto, a credo che sia una bellissima foto e che non possa essere casuale.

Quindi grazie Sandra per averci fatti partecipi di questo scatto e aspettiamo ancora le tue immagini. Come da un'amica.