Ricevo da Mario una bella serie di foto da Capezzano Pianore, in una mattinata che ha preso luce man mano che andava avanti sul perocrso. Una mattinata che ci dicono sfortunata dal punto di vista organizzativo, dove le persone erano poche sul percorso, ma sembra che i difetti organizzativi non abbiano toccato più di tanto l'estro del nostro fotoreporter, sempre presente, arguto, toscano, inteso come pronto alla battuta. Ma vediamo alcune foto (le altre nella gallery)
i due amici e il cane: una partenza baldanzosa
mentre i nostri amici addirittura vanno troppo veloci tanto da far risultare la foto mossa
qualcuno ha i capelli al vento
altri la lingua penzoloni
e altri ancora cercano un equilibrio che dia stabilità ai loro indugi
un ristoro dove tutto è buono (provate a dire il contrario a quel marcantonio che lo gestisce!)
(questa foto buia, scattata in verticale perchè quello che moveva il dito pensava che i nostri non entrassero nell'altro formato, ci fa pensare a due panda, felici, per la vicinanza non solo reciproca, ma per le canne di bambu' delle quali sono così ghitotti.....
qui abbiamo scoperto che Cinzia è diventata santa:un'aureola la riveste, quasi are krisna,.
Certo Cinzia poteva almeno avercelo detto!
Mario cerca l'isolamento per una località malattia infantile
e gli icnotri con gli amici danno modo di scambiare due chiacchiere
e Mario approfitta per un panorama dove tutto finisce in mare. Il mare, il mare, padre perchè mi hai portato in città?
una foto piedistica di un podista eccezionale: Rossi Pier Luigi
Aldo troneggia in una foto ufficiale
mentre tre donne, e che donne!, famose nel Trofeo delle Tre Province
Mario si lascia convincere dall'espressione pensosa di Elisabetta e la interpreta. Ma chissà dove erano i pensieri di una donna che porta in testa un cappellino Mac Donald!
una bella foto, con le nebbie che si alzano dalle umide valli e si alzano verso il Gabberi
mentre questo piccolo capolavoro ci mostra una casetta dove passare i nostri sogni
accanto a una carrettata di fiori
Questa foto ci fa pensare ai fumi dell'Inferno che fuoriescono da crepacci in fondo alle valli. Ma la speranza ci fa vedere l'azzurro del cielo.
Questa è l'essenza della vita, ragazzi miei!
Grazie Mario