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QUELLA DI PONTETETTO E' BELLISSIMA serv. di Andrea

24/09/2018

a cura di Andrea Bartalesi

Ieri mattina la bellissima marcia di Pontetetto. Organizzata in modo mirabile, in territori fastosi, dove i signori lucchesi si sono, nei tempi, costruiti oasi di pace, dove i viali e i parchi intorno alle ville sono ben custoditi da alte mura di recinzione e contrariamente alle ville del Capannorese, mantengono una sensazione di intimità, di ricca e opulenta intimità.

Le Ville del Capannorese invece sembrano di rappresentanza, dove i clamori delle feste fanno a gara ai giochi d'acqua e ai fiori sgargianti.

Qui, in una villa che abbiamo visto da sopra le mura, anche i cani di guardia hanno il loro residence, non più cuccia, guardate bene, ma bifamiliari con annessi locali per la servitù.

Le chiese poi, ce ne sono a ogni curva e non crediamo che queste siano mai state a servizio di una popolazione che deve essere stata sempre scarsa, ma a servizio dei nobili.

Detto questo vorrei far notare agli organizzatori un punto pericolosissimo del percorso. Nel tratto finale, dopo essere scesi dal punto più alto, percorso la stradetta privata con bianco ghiaino, si sale nel bosco in qualche modo e poi si comincia a scendere verso San Cerbone. Ci indicano una discesa pericolosa e dopo, nel tratto che spiana e passiamo sotto un arco di verde, i lecci ci parano la vista e non ci accorgiamo che siamo esposti sopra una cava smessa. A un tratto a lato del sentiero c'è uno squarcio e se guardate sotto di voi, c'è un balzo nel vuoto di parecchi metri, letale più che pericoloso. Arrivati poi sotto la cava e guardando in alto ci si rende conto che il sentiero sul quale abbiamo camminato è a sbalzo, non ha sostegno sotto.

E' un peccato ma credo che gli organizzatori dovranno interdire questo pezzo, anche perchè, essendo per la 18 km ma anche per la 12, ho visto passare signore spensierate che inseguivano figli liberi e ovviamente spensierati, e donne che portavano i passeggini a mano con i ragazzini che camminavano...roba da brividi.

Gli organizzatori anche se a malincuore dovranno trovare un'alternativa e, vista la bellezza dei luoghi, non gli sarà difficile.

Dei percorsi posso dire che sono impegnativi e che all'arrivo ti senti veramente appagato.

Ora vi faccio vedere due foto che ho scattato.

Non aspettatevi niente di speciale. 

 

a Meati, la chiesa e l'Ozzeri

chiese arroccate come castelli

altre chiese, nobili con alti campanili ...Gattaiola

le nostre salite

fra le rocce i ciclamini sfacciati

Pozzuolo sopra di noi, ci esamina

dall'alto campanile aspettano la nostra redenzione

villa di Pozzuolo e ancora salita

muri stretti, per non perdere le ombre, ville improvvise

ecco il sotto della cava che vi dicevo

ristoro sotto San Cerbone

e lui, bianco, ci guardava dall'alto

mi sono permesso uno svolazzo

e dopo l'arrivo....

una cocacola con tutte quelle bollicine, col ghiaccio che beccheggiava (mi ha messo in mente il lago di Miage a Courmayer), e il bar con tutti  i suoi rumori, per ritornare al mondo, dopo una mattinata di silenzi.... dopo aver ascoltato il battito del cuore e aver rincorso i tuoi sogni, che purtroppo vanno sempre più forte di te.

Andrea Bartalesi