Questa la lettera di Umberto ci chiama a raccolta, come Pier Capponi che avrebbe suonato le campane perchè tutti corressero ai propri posti.
Umberto con le sue campane ci ricorda di essere presenti, noi che collaboriamo, e altrettanto presenti chi partecipa con la famiglia e i figli.
Umberto ci ricorda perchè la memoria di tutti noi è un foglio di carta velina dove l'inchiostro svanisce facilmente: Corri con Paolo non è solo il ricordare un ragazzo meraviglioso di due genitori meravigliosi, Corri con Paolo è sostenere un'iniziativa, è dare fiato a questo vento di solidarietà, vuol dire non dimenticare il dolore di chi si trova in momenti tremendi, come in un mare in tempesta e un tronco d'albero (il nostro aiuto) può voler dire salvezza.
Allora non prendete impegni per sabato 14 aprile, portate i vostri amici, ve ne saranno grati.
Andrea Bartalesi