La sorpresa era già sul calendario: i km erano stati ridotti da 24 a 21, da 19 a 16.
Mi è venuto spontaneo pensare a un ravvedimento degli amici di San Miniato.. ridurre i km per rendere più piacevole la corsa, permettere ai partecipanti di alzare lo sguardo, di guardarsi intonro, invece che procedere "ingropponiti" per il superamento dei vari ostacoli (sotto forma di salite improvvise nel tracciato e nella forma). Ma il teerritorio è quello che è, i colli dolci, diventano ripidi se solo ti avvicini. Ma dobbiamo dire che i percorsi tutto sommato sono stati molto piacevoli. Io ridotto alla 16 , ho notato come fossero sedici nella loro essenza, quasi essiccati, quasi liofilizzati..ma che nelle gambe restavano. Poi uno dei problemi che hanno gli organizzatori è farci risalire sul colle di San Miniato dopo averci portato in giro per le loro colline. Risalire sulla strada asfaltata è banale, via, ma vogliamo scherzare...e allora ogni anno ricercano un sentiero, un campo, un viottolo che ci faccia risalire. Purtroppo la stagione è quella che è e si finisce sempre impantanati. Quesst'anno invece hanno trovato una specie di agriturismo da attraversare con una salita che non era scivolosa solo per il fatto evidetnte che l'acqua non poteva fermarsi, un'arrampicata dove alcuni, fermi, dubitavano della loro forza, altri, guardando le magre gambe pensavano che forse un po' di palestra non avrebbe fatto male. Altri invece sparavano (a salve) sugli organizzatori.
Insomma ragazzi, è proprio un bel territorio, le corse di queste zone sono ciurate e se c'è da durar fatica non è mai fine a se stessa.
Qualcuno si è arrabbiato sulla discesa finale dove dovevamo stare attenti per non cascare, (un tratto di cinque sei metri, più che stare attenti a non cascare c'èera da pensare a come rialzarsi, dopo). Allora qualcuno sbraitava adducendo che se c'era una strada nel giro di un km perchè ci dovevano far scendere di qui? Ma questi sono rumori che per noi vecchi podisti fanno parte del sottofondo musicale delle nostre domeniche mattina.
Bravi ragazzi. Continuate a farci correre così.
Vediamoci le belle foto di Mario.
e dopo i vari preparati ecco finalmente la partenza
un intoppo provocato da un sentierino scivoloso...allora qualcuno ci ha mandato nel campo, dove manca poco affogavamo per l'acqua che se ne stava nascosata fra le zolle
ieccoci sulla buona strada
beata gioventù... Gabri riesce a ridere anche in salita
ecco i colli sanminiatesi, stupendi
con le strade bianche
gli alberi "ignudi a mezzo inverno"
la torre di Federico sul colle di San Miniato
e Mario il nostro fotoreporter
il sole improvviso scalda e ricorda l'amicizia
alcune vacche al pascolo si prestano per le consuete foto ricordo
pazienti, le vacche, si prestnao come sedili
alla fine un toro si è infuriato....
ecco la salita nuova per tornare in alto
e in cima anche la botte ha perso l'equilibrio
ma chi ha forza nelle gambe, Enrico e Alberto, non conoscono ostacoli
ma noi ci fermiamo volentieri a guardarci il rosso di un fiore
prima della cartolina di Mario.
Grazie, come al solito molto belle.
Le altre, tutte le altre, nella gallery