La corsa di San Miniato ti mostra il miracolo della natura in questa parte di mondo. Se la corri con lo spirito giusto, si trasforma in una lode al Creatore: colline rotonde, alberi, strade di campo, fattorie, casolari, cipressi. Le vallate sembrano rincorrersi nascondendo la brina sotto a una leggera foschia che rende i lineamenti non ben definiti, come i sogni.
Mario l’ho incontrato sul percorso della 24 – 30 km prima del bivio. Abbiamo fatto un po’ di strada insieme parlando. Mi diceva della sua volontà di fare la lunga, ma aveva paura di rimanere solo perché guardando la lunga strada dietro e davanti a noi erano pochi i podisti su quel percorso. Ma al bivio ha preso per la 30 e mi ha scritto che lo aveva fatto pur essendo solo ma i panorami, le immagini lo chiamavano e gli avrebbe fatto compagnia la musica attraverso l’auricolare l’accompagna.
Vediamo cosa ci ha mandato a testimonianza di questo.
il contrasto fra il sole e l'ombra, il rosso o la brina
podisti come pellegrini in processione
la Torre del Barbarossa ci osserva e a noi pare un punto di riferimento
foto che documentano il freddo del mattino e il caldo del podista
quando una villetta moderna diventa la casa di un orco buono in una fiaba dei fratelli Grimm
i paesaggi incantati di Mario
podisti come briganti sulla via di San Miniato. Gli spensierati pionieri e grandi amici
alberi che filtrano i fumi della piana
salite che si impennano
la brina come manto di luce sui prati e sulle colline delimitate dai cipressi
questa mia foto la inserisco per lo sforzo fatto da Mario: si è messo in ginocchio, quasi in terra, per darmi quello slancio che ormai non ho
a Corniano un casolare
il passaggio dall'eta del gelo a quella del sole
spettacoli nascosti nelle campagne fra Corniano e il sud
quando San Miniato ci appare sul ritorno. ùci sarà da salire e poi scendere verso San Miniato Basso
i pini solitari e Mario: un dialogo incessante
e prima di tornar a veder la luce anche il nostro Dante, pardon Mario, ha incontrato una donzella di rosso vestita. Forse la speranza, forse il domani?
questa è una foto del "fuori porta". Infatti giunti in centro si San Miniato, al limite dell'impegno, gli organizzatori ci hanno mandato in discesa su scalini di mattone su un sentiero oltre le muraverso il sole di mezzogiorno. Bellissimo questo andare come sospesi fra il presente e il passato, rivivere brividi di chi attaccava le mura e di chi le difendeva, salinate per risalire in quota. Ed allora mi è venuto da dire che anche nelle menti più illuminate esiste un leggero filo di pazzia. Pazzia la nostra e pazzia quella degli organizzatori. Ma oggi, seduto ad un tavolo sono grato a chi mi ha condotto su quegli scalini.
e queste le cartoline di Mario.
Veramente un bel ricordo, veramente una bella corsa. Un grazie agli organizzatori e un grazie a Mario che con le sue foto fiabesche ci ha riportato in posti e situazioni che ci sembravano, vivendoli, molto più normali.
Andrea