
Ricevo da Mario delle bellissime foto da San Miniato. Paesaggi e personaggi si mescolano in questa domenica che quest'anno viene addolcita dalla concomitanza con la Festa di San Valentino. I colli di San Miniato, questo territorio ai confini fra Pisa e Firenze, queste colline che sanno di Siena e le torri che ricordano le aspre battaglie del medioevo, gli edifici antichi che sanno di polvere, di muffa, di valori che sembrano scompariire con il colore delle loro facciate, i casolari che ricordano i contadini, i loro sudori, le loro fatiche. E per un giorno noi podisti a faticar suile loro strade. Roba da ricordare, da tenere nel cuore, come un ricordo che, domani, ci farà stare bene.
E Mario fa il suo compito con la sua ironia, ma con l'attenzione del fotografo, senza dimenticare un dettaglio, senza tralasciare un'inquadratura.

Cristina con la grinta spensierata dell'amico di Santa Croce

e già la partenza, Mario la vive dall'altro lato, per un attimo dimentica di essere un podista, guarda quel mondo da fuori

e gli amici che si uniscono a Marco diventano un trio da immortalare

mentre passano i miei figli scatta una bella foto

ma c'è il tempo anche per un foto da ricordare

e la grinta rossa e proletaria si mostra tutta appena il percorso lo richiede

un mescolare di lenti e di specchi

il rosso di una bandierina

e il bianco di una croce

i dolori di un maratoneta

e la bella foto dove il podista ha un riferimento certo, la torre di Federico

e il cielo mostra il suo azzurro in una foto dominata dal rosso delle tute

mentre un ciclista fotografo da modo di fare una riflessione

e Mario si gigioneggia fra due belle signore approfittando di San Valentino

mentre le capre se ne stanno con il oro puzzo, i loro agnelli, i loro becchi

ma un bel panorama ci riporta ai luoghi, a San Miniato.
Grazie Mario


















