Eccoci al servizio di Ugo da Sant'Andrea.
Prima vediamo le foto
e come un cacciatore che carica il fucile arrivato in zona di caccia, Ugo scatta una foto all'assembramento dei podisti, tanto per dirci che oggi parliamo di marce, di paesi, di campanili, di stradette e di muri
e subito ci troviamo un'edicola tenuta bene, restaurata
e la chiesa di Sant'Andrea, oltre la Visona
una pianta di camelia screziata, le sue foglie lucide, la sfacciataggine del fiore: sa di essere una pianta ricercata, raffinata
intanto i podisti se ne vanno ognuno con un programma e un suo destino, curvi nell'umidità, aspettando il sole
che questo è il paese delle camelie ci sembra superfluo dirlo
ma è anche il paese delle acque, non quelle termali, ma quelle importanti, quelle da bere
una foto che parla: oltre il tetto, una pianta che trattiene i suoi tesori, oltre i bosco, diverso, dentro il bosco il freddo
un angolo di paradiso che per meritarsi "terrestre" aspetta il sole
un'immagine sacra, un raggio di sole di sbieco, una stella cometa, le ombre della grata
muri importanti che scendono, sentieri colorari di erba
muri sontuosi di pietra nobile, cugina di quella di Guamo
l'imponenza della chiesa. Immagino il pellegrino che qui arrivato doveva pagare il "computo", le tasse e vedeva su di se l'ombra di una chiesa così importante. Altro che Cortina... qui si pagava subito, in anticipo e si taceva per paura di castighi divini!!!
ecco il sole nei vicoli, ma il podista sa che è freddo. Avrebbe dovutosalire a Prato a Sillori per trovare il caldo interiore nel vento leggero di tramontana
e Ugo prima di andarsene, scatta ancora una foto, come dire che sarebbe rimasto volentieri.
Grazie Ugo per quello che io credo tu ci volessi dire. Se sbaglio correggimi, ma continua a mandarci le tue foto.
Le altre, lo sapete, sono nella gallery.