In questi giorni così umidi e piovosi ci aggrappiamo anche agli specchi per sperare di non bagnarci la domenica mattina alla nostra corsetta o passeggiata. Qualcuno lo aveva pur detto che non sarebbe piovuto (a dire il vero anche Flamur, che lui per le sue origini balcaniche è particolarmente dotato in previsioni). Ma i Santi da sempre sono più indicati a fare un "miracolo". Infatti il cielo sembrava il solito, un campionario di nuvole, e nemmeno il vento che tiene in sospeso le gocce, niente. Ma non ha piovuto nemmeno una stilla, neanche una lacrima.
Ovvero una lacrima Fania l'ha versata quando ha dovuto percorrere quei famosi 50 metri di collegamento fra il primo anello (in pianura) e il secondo (in salita). Cinquanta metri di fango nero, brutto a vedersi, che subito ha macchiato le sue scarpine fuxsia da Cenerentola (e giù pianti a dirotto). Ma che ci vuole ad asfaltare (per Fania, fra l'altro è anche architetto) il viottolo? Guasi vengo io con il phon...
Poi, visto che allo Spallanzani hanno dato un colpo di genio italiano con l'isolare il virus del Coronavirus. io ho scoperto, nel mio piccolo ma sempre importante, il perchè è così difficile farsi controllare elettronicamente i km percorsi a Santa Lucia.
Il motivo è semplicissimo: l'incaricato del Trofeo Lucchese Che conosciamo, non può fermarsi troppo oltre la sua passeggiata di 5 o 6 km, se la fa, e manda, quando proprio non ne può più, a prenere i relvatori elettronici.
Non si può obbligare le persone a stare nel bar, al caldo, con tutti i servizi, ognuno ha impegni, ha la sua poltrana preferita, insomma deve tornare a casa sua. E allora dovranno gli organizzatori dovranno prenderis l'onere di recapitare i rilevatori, finita la manifestazione, a un consigliere del Trofeo. Per esempio c'è Rossana che sta a Rughi...Ragazzi non è giusto che la seconda metà dei partecipanti non trovi il controllo e non gli venga data la marcia (con tutte le lamentele e correzioni che non vengono fatte ecc.)
Detto questo, la mattinata è stata piacevole, lasciandoci la voglia nello spirito e nelle gambe di andare a San Miniato, a prendere i Kiwi che ci daranno e infroppandoci su quelle colline ventose con la torre del B§arbarossa che ci tiene d'occhio.
La foto di Uzzano, borgo visitato nel finale, è dello scorso anno. Tutta un'altra luce (trattandosi di Lucia)
Andrea Bartalesi