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SCALATA A CASTIGLIONE SAN PELLEGRINO servizio di Claudio

17/06/2013

a cura di Claudio Landucci

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11^ scalata Castiglione San Pellegrino
Con la giornata odierna continuiamo la preparazione per la prossima edizione della Pistoia Abetone, l'  occasione ci è data dalla scalata Castiglione San Pellegrino, gara di oltre 11 Km che con questa edizione assurge valenza di campionato nazionale di corsa in montagna UISP, questa non è la nostra gara, intesa come percorso, ma a ben guardare nessuna di quelle che faccio le potrei definire gare, lo spirito è quello di gareggiare divertendomi, così come altri che si cimentano nel panorama podistico che frequentiamo.
La gara è organizzata dal gruppo sportivo del Parco Alpi Apuane in collaborazione con vari enti ed organizzazioni di volontariato, il ritrovo è nella piazza principale del bellissimo borgo di Castiglione Garfagnana con partenza alle ore nove e trenta, la mattinata è ben soleggiata  e prelude ad una sauna certa per raggiungere l' agognata meta, ma per questo abbiamo ancora tempo, non rimane che sbrigare le solite formalità e girovagare per l' antico borgo, oltre questo il tempo restante alla partenza è il solito rituale di vari saluti e oggi sono molti gli Amici da salutare.
Il tempo che manca alla partenza sembra non avvicinarsi mai,trascorre lemme lemme, tentiamo una parvenza di riscaldamento, ma la Caterina non è nelle migliori condizioni ed allora desistiamo, verrebbe voglia di rinunciare alla gara ma oramai siamo quassù e venga come venga fin su in cima ci arriviamo, che vuoi che sia, sono solo 11Km e 500 metri di salita con una pendenza del 18%, bruscolini.
Oggi nonostante la gara sia della UISP (unione Italiana sport per tutti) non abbiamo la punzonatura e se non erro neanche lo starter che ci decreterà la partenza con la sua pistola, la prima parte del tracciato se si esclude il tratto interno del paese è in discesa su terreno acciottolato e all' interno del bosco, qui almeno siamo al riparo dai raggi solari, peccato che questa dura poco, un Km circa e poi si comincia inesorabilmente a salire, pochi i tratti in cui si riesce a recuperare, per fortuna in aiuto ci vengono i ristori, ben quattro più uno offertoci da una famiglia, oltre a questi ben due speaker che elencano il nostro passaggio, il primo è l' amico MALCARNI Giorgio, il secondo LAZZINI Paola.
 
 

La strada è sempre più dura, vuoi per la fatica vuoi perché abbiamo raggiunto Chiozza dove inizia il tratto più duro, gli ultimi due Km sono gli stessi in cui i grandi campioni del ciclismo si piantavano letteralmente quando da qui passo il giro d' Italia, allora eravamo qui con due bimbe aspettando il passaggio di Claudio Chiappucci, oggi gli indigeni e i vari turisti si accontenteranno di assistere al passaggio di noi umili atleti intenti ad arrancare su questi duri tornanti, ovvio che parlo di chi come me è nelle retrovie non certo per i veri atleti che sono già giunti all' arrivo da una buona mezz'ora.
All' arrivo una voce inattesa mi fa sentire a casa, è quella dell' Amico Marco Rovai che si alterna in veste di Speaker con il nostro presidente Graziano Poli, questi hanno buone parole per tutti gli arrivati, nominandoli indistintamente dalla loro performance,non mi resta che ringraziare il cielo e guardare il cronometro, 1 ora e trentasei minuti per raggiungere la quota di 1511 metri dove è posto San Pellegrino che è di fatto il paese più alto dell' appennino.
 
 
 
 
 

Grande corsa, ben gestita sotto ogni aspetto, con una montagna di premiati, anche più volte tra le varie categorie e campionato di corsa in montagna, se c'è una pecca in questo tipo di corse è il ritorno alla zona di partenza che avviene tramite navette che tardano ad arrivare e spazientiscono chi le attende, e tra questi anche lo scrivente,devo comunque delle scuse agli organizzatori per le mie lamentele  avendo visto come le navette debbano procedere a passo d' uomo, forse anche più piano di noi che salivamo, voglio ringraziare una volta di più Rovai per le splendide parole spese in favore della vita perché questo mi fa sentire ancora più assonante con lui, non starò a dare notizie sui vincitori, troppi ve ne sarebbe da citare e poi scrivo per fare una cronaca da tapascione di chi corre con al seguito una macchina fotografica per immortalare e rendere visibilità anche agli inseguitori, peccato che oggi a metà percorsa mi abbia abbandonato.