41ª Sgambata del Ponte Ponte a Moriano Lucca
Dopo il fallito tentativo di correre sabato scorso in quel di Montecarlo (LU), oggi considerato che smonto dal turno di notte decidiamo per la vicina sgambata di Ponte a Moriano, l' occasione è la quarantunesima corsa organizzata dalla locale sezione della croce verde, ente di pubblica assistenza.
Facciamo un passo indietro, sabato scorso a Montecarlo, non abbiamo corso per mancanza di un pertugio dove abbandonare l' automobile, il parcheggio messo a disposizione dagli organizzatori era strapieno, dovendo servire anche ai partecipanti alla festa del vino, una sorta di "Montecarlo da bere",(tanto per parafrasare un vecchio spot pubblicitario) le strade adiacenti erano tutte interessate da divieto di sosta ed allora non potendo parcheggiare ad una distanza congrua abbiamo deciso a malincuore di desistere, è vero che siamo podisti e veniamo per correre ma non possiamo lasciare la macchina a chilometri dalla zona ritrovo e soprattutto rischiare anche una multa.
Cosicché, oggi (domenica) siamo al Ponte,una delle due corse che da questa frazione del comune di Lucca prende il via, una dalla piazza principale l' altra poco più distante dalla sede della croce verde,rispetto al giorno precedente non è che troviamo posto proprio nei pressi della zona iscrizioni, circa ottocento metri più in la praticamente dove parcheggiamo solitamente.
Siamo al primo di settembre, e l' aria è frizzantina, non che faccia freddo ma stando fermi la sensazione è che sia molto meno caldo dei giorni scorsi, poi correndo sicuramente questa impressione lascerà il posto ad una sana sudata, tre sono i percorsi che ci vengono offerti, cinque dieci e quindici chilometri, ovviamente noi propendiamo per quest' ultima distanza.
Terminata l' iscrizione e indossati gli abiti della corsa ci mettiamo in marcia, i primi km sono un girare su se stessi tra viuzze dimenticate fino ad arrivare a Saltocchio, lambire Marlia e ritornare nei pressi della partenza per giungere a Vinchiana e incominciare il tratto più duro del percorso con una salita di 1800 metri dove specialmente i primi 400 sono con una pendenza veramente tosta, qui abbiamo il secondo ristoro e a guidarci nel nostro peregrinare una marginetta di San Michele posta propria in avvio di rampicata.
(bellissima foto: il contrasto fra la spiritualità convenutale, la sua quiete e l'ansia dell'atleta che vuol arrivare al traguardo. Bravo Claudio)
Fortunatamente la strada, meglio dire sentiero, viottolo è tutto all' interno di un bosco e all' ombra, la salita è costellata da varie marginette testimonianza di una fede che hanno su di se il segno del tempo o meglio l' incuria dell' uomo, al termine della salita che ci porta a toccare i trecento trenta metri,arriviamo a lambire il convento dell' Angelo, maestosa struttura che domina tutta la vallata sottostante e non si nasconde alla vista stante il suo suo colore bianco accecante.
Siamo giunti a Palmata, altro ristoro e poi sarà quasi totalmente discesa, quasi quattro km che ci porteranno ad un totale di quattordici km e 360 metri, peccato siamo quasi arrivati alla distanza dichiarata.
Lungo tutto il percorso non abbiamo mai corso da soli, c' era sempre qualcuno, tra questi anche Amici che non vedevamo da parecchio e con cui scambiare qualche frase,all' arrivo un ricco ristoro e devo dire che anche io oggi ne ho usufruito, tolta la prima parte, alcuni Km un po noiosi,il resto del tracciato è interessante,molte le cose da vedere, ville e campagna ma sopratutto la lontananza dal traffico, un grazie agli organizzatori e i volontari ed un arrivederci alla prossima edizione DIO volendo.