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SILLICAGNANA E' VERA GARFAGNANA foto di Mario

16/07/2018

a cura di Andrea Bartalesi

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In cima a questa valle che se vogliamo ha origine dal ponte sul Serchio di Piazza al Serchio, Sillicagnana ha davanti a sé i controfforti delle ultime Apuane.

Camminare per questi sentieri, attenti per non "intrampolare", alzando gli occhi ti viene voglia di fare "ooohhh", ti appaiono monti ai queli in pianura non siamo abituati, oppure ponti ferroviari, viadotti, arditi, insoliti. I paesi che sono vicini, ma si trattengono, per non rubare la scena, da buoni garfagnini, sono belli e quieti, con i loro fiori che li dipingono, i boschi  e le abetaie, il sole stesso, l'aria, è "made in Garfagnana". Ci vorrebbe un apparecchio, un recipiente dove poter mettere un ricordo, una porzione di aria, un profumo, un sorriso e portarcelo a casa, metterlo nel salotto buono, nel torrido di questi giorni.

Mario torna dopo giorni di assenza dovuta a malanni fisici e lo fa in questa trasferta del Cims, approfittando anche di un pranzo "sociale" per trovare una scusa per rimanere ancora un pochino, per portare a casa anche i sapori di un cibo che vuol essere antico e per cacciare farfalle.

Vediamoci le foto, alcune, le altre le trovate nella gallery

 

 

e dal verde spuntano le vette dell'Apuane, delle ultime Apuane a Nord

che bella questa foto...

la passerella sul Serchio....

 

e i fiori, colorati, richiamano l'attenzione degli insetti e dei podisti

quando cammini hai sempre la sensazione di essere osservato, alzi gli occhi ed ecco che in alto una torre ti guarda, da lì occhi attenti potrebbero seguirti, chiederti "chivalà?" o il pedaggio di un dazio, di un diritto...archibugi e armigeri sferraglianti...e invece ti volgi e vedi facce sorridenti  che sono felici per poterti mostrare i loro territori, almeno una volta l'anno

le chiese sono castelli dove si difende la fede, ancora rinchiusa fra odori di paramenti sacri e vecchie cere...

Mario si mostra nella foto più inconsueta per questi luoghi...i rotoloni di fieno...qui il fieno odoroso non può essere racchiuso in rotoloni, deve riposare libero in fienili aereati, mosso con forche spuntate..

e all'arrivo un'occhiata al Pisanino e i pisani del Cims si domandano perchè...pisanino, quel monte, il più alto delle Apuane, quel monte aspro e a volte traditore...perchè Pisanino?

 

Meno male che c'è Wikipedia a toglierci la curiosità:

""La leggenda dice che il monte si chiami Pisanino perché due soldati pisani accusati di tradimento, fuggirono verso la Garfagnana. Inseguiti dalle truppe pisane, uno di loro morì. L'altro arrivò ferito presso un'abitazione in cui vivevano un uomo e sua figlia, che si presero cura di lui. Il soldato non disse il proprio nome e allora cominciarono a chiamarlo "il pisanino". La giovane ragazza si innamorò del soldato, il quale, nonostante le sue cure, morì. Lo seppellirono poco distante dall'abitazione e la ragazza tutti i giorni andava a piangere sulla tomba. Ogni sua lacrima si trasformò in una pietra e in poco tempo si formò il più alto monte delle Apuane, chiamato il "Pisanino". Il nome originario del monte è però "Pizzo della Caranca".

Ti pareva "un ci fosse" una storia d'amore con una giovane garfagnina.... queste ragazze hanno il sole negli occhi e l'amore nei loro chuori.

 

poi a pranzo si può parlare di tutto, ma non del Pisanino.

e Mario ride sotto i baffi che non ha

poi con il cibo tutto diventa bello e felice

e Mario diventa un cacciatore di farfalle e invece del retino, usa la sua macchina fotografica.

e chiude non prima di averci inviato le sue cartoline da Sillicagnana.

Andrea Bartalesi