La corsa, marcia, chiamatela come credete, nel percorso lungo dei 18 km è impegnativa. Se poi ci mettiamo il tempo atmosferico, le pioggie che sono cadute nelle ultime ore, i laghetti che interrompono i sentieri, la bellezza dei boschi, i continui sali e scendi, quando finalmente ti trovi all'arrivo, felice, sei anche stanco.
Ieri mattina poi quei laghi che avevano cigli e sponde viscide che ti invogliavano a cadere, a tuffarti, nel lago. Io sono scivolato e credendo di trovare subito il fondo sono andato diritto giù negli abissi. Quindi anche quando bagnate le scarpe e gli stinchi, dovevi sempre fermarti prima di entrare perchè non sapevi cosa avresti trovato sotto quella superficie marrone. Ho anche sbagliato strada, ma la colpa è mia, non ho visto un cartello grande come la facciata di una chiesa. Sono andato giù per un sentiero invitante in leggera discesa fino a che, dopo un cespuglio, il sentiero entrava impavido in una campo allagato. Ho capito che avevo sbagliato e allora il sentiero da invitante diventava il suo contrario. Ho pensato che a volte la stessa cosa vista da due posizioni diverse, cambia il suo valore. Abbiamo visto allevamenti di cavalli, che ci guardavano sbruffando, abbassando le loro teste verso cumuli di fieno.
Ma diciamo che il percorso che gli amici dell'Avis ci hanno preparato è impegnativo anche per loro, con quell'andare per boschi, tanto che mi domandavo come avevano fatto a portarci al Galleno senza che ce ne accorgessimo. Insomma bravi agli amici di Staffoli. Sono anche sfortunati perchè avevano cambiato data perchè ogni anno dovevano annullare per neve. Ora ci si mette l'acqua.
Vediamoci le foto di Loredana che ci manda da un percorso inferiore come kmetraggio ma affascinante.
eccoci prima della partenza a salutare gli amici in attesa della distribuzione dei cartellini
ecco la chiesa di Staffoli e l'attraversamento che ci porterà nella zona del Padule
stupende marginette ci accolgono
e il paesaggio si allarga verso il Bientina
ma una svolta e ci tuffiamo nel bosco, nei sentieri rossi di foglie macerate
una foto stupenda, salto del guado, mentre Ivano, il nostro chantelly-man dimostra come a volte gli stivali siano utili
gli amici Spensierati se ne vengono tranquillamente: voglio spendere due parole per questo bel gruppo che ogni domenica ci fa compagnia. Vengono da Santa Corce, sono sempre presenti, discreti, mai sopra i toni, gentili. Veramente da complimentarci con loro!
ecco un laghetto, ma ce n'era di più profondi
un tacchino da far vedere ai nipoti!!
e bianche capre indifferenti
mentre la coppia di pastori tedeschi curiosa osserva con quella attenzione tipica del loro parente Rex
molti funghi lungo i sentieri, gente con il canestrino al braccioa raccoglierli. Io ho notato anche una vecchia amaniti falloide e poco oltre sempre la vecchia amcia ma in formato giovanile, in ovulo
i ristori diventavao oasi dove le carovane si fermavano
una pioppeta
un'altra marginetta bellissima
e questa è l'icona invece della ghiottoneria, il pasticcere, roba da golosi, da monumento, rimpiango di incontrarlo sempre durante le corse, quando i suoi delicati artistici dolci vengono fagocitati enon assaggiati delicatamente con il mignolo alzato
guardate com'è bella questa fot
e chiudo proprio con un'altra marginetta.
Tutte le altre foto di Loredana, che ringrazio vivamente, sono nella gallery
Andrea