Queste foto riguardano le statue delle mura, non i leoni e le pantere dal muso sbrecciato o dalla coda mozza che ricordano i fasti del Ducato Lucchese, ma quelle moderne, quegli ammassi di arte moderna che impreziosiscono e sembrano stridere con i tanti mattoni della Mura.
Ogni statua ha con sé la sua storia, porta i pensieri del suo autore, le riflessioni, l'estro.
Noi le guardiamo da profani e a volte ci lasciamo prendere solo, ed è la cosa più logica, dal loro fascino visivo. E proprio quando ti trovi lì, senza pretese, a guardare un'espressione ti accorgi che inconsapevolmente, dentro di te, è partito un rilevato che ti fa notare l'occhio particolare o il piede enorme pur proporzionato.
Insomma a me piacciono queste statue.
E Ugo ha pensato bene di mandarmi le foto con la sua interpretazione. Devo dire che gli occhi e il piede l'ho richiewste io!!
Grazie Ugo.
e questa è proprio vicino alla partenza, guardate con quanta armonia se ne sta semisdraiata, con quanta grazia....
ma avvicinatevi, guardatele gli occhi, guardano...ma non qualcosa che è vicino, qualcosa di reale, stanno camminando, quegli occhi, stanno andando nel passato a cercare ricordi o forse nel futuro per scoprire i suoi sogni, le labbra esagerate, fanno pensare a un essere esule, un africano, ma il colore...sembra una donna nuova, formata da tanti caratteri somatici, forse sarà la donna del domani?
e dalla delicatezza del volto mi cascano gli occhi sui piedi, proporzionati, ma maschili, non delicati, piedi di chi cammina, non aggeggi piantati in fondo alle gambe per far star ritto un umanoide, ma organi fondamentali, usati...ecco sono piedi usati.
e quest'uomo che racchiude in sé stesso forse una tristezza, forse una vergogna, sembra rinunciare al mondo, sembra isolarsi, creare un nuovo pianeta dal nome curioso "Me stesso". Egoismo o egocentrismo. Quante persone ne soffrono...
e una aggregazione di corpi ludici, plastici, le gambe come arti di un corpo formato da diversi corpi, l'unione per formare qualcosa di bello e di nuovo.
i rami degli alberi con le loro foglie d'oro fanno da sfondo a questo sogno di artista, a questo lavoro, dove io, una mattina di fine autunno, sulle Mura di Lucca ho letto una ricerca di un'unione dove ognuno tenendo fede al proprio animo egoista, metta comunque il suo corpo plastico a disposizione per formare un qualcosa di nuovo, che ci unisca e che faccia bene al mondo. Forse sarebbe la soluzione ideale, ognuno con la sua boria e il suo edonismo ma per un fine unico del bene dell'umanità. Ma edonismo e egoismo non sono contrari alla unione?
E' vero. Ma volete farmi sognare o no?
Grazie Ugo per la tua attenta lettura delle immagini.
Andrea