Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

SUI MONTI A CERCAR FUNGHI servizio di Fausto

16/08/2010

a cura di Fausto Martinelli

 

 

 

 

 

 

 

Mentre voi arrancavate per le salite di Sillicagnana io mi sono
recato sui monti di Boveglio alla ricerca dei prelibati porcini.
Facendo molta attenzione durante la salita nelle selve di castagno,
che sono la ricchezza di questa zona, sono riuscito a raccoglierne una decina,  quanto basta per un buon risotto. Queste sono le immagini che
documentano la mattinata.
Fausto Martinelli

 

 

 

 

 

 

Ricevo da Fausto il breve scritto qui sopra e delle belle foto che testimoniano la sua abilità come cercatore di funghi. Certo non gli manca la dimestichezza con l'ambiente silvestre, lui, cacciatore, podista ed ora anche cercatore di funghi.
Certo vedere i funghi così belli, nel canestrino e poi nella calda luce su di un piatto, pregustando il profumo in un risottino appena intoccato da un rametto di niepitella, verrebbe voglia di trasformarsi in cercatore.
Non ho avuto molte esperienze in merito, ma ricordo ancora una ricerca di un primo dell'anno nella macchia sui colli vicini a Larderello, zona boracifera, piegato sui cunicoli frequentati dai cinghiali, a rovistar sotto i lecci e meno male che c'era mio zio che riempiva il canestro. Poi l'abilità di mia zia con il fuoco della cucina economica, dove le profumate legna spandevano fumo nell'aria e le cappelle dei leccini diventavano nere nella nera padella e la loro panciotta (tipo commendatore steso in spiaggia a rosolare al sole) macchiata da uno spicchio d'aglio che si insinuava con un secca foglia di salvia nella carnosità della materia (del fungo, non nella pancia del commendatore) era solo un preludio alla bontà di quello che purtroppo fa ormai parte delle cose perdute. Perdute si, ma che fanno bagaglio di ricordi e non so se è più forte il rimpianto o più dolce il ricordo.
Dopo qualche mese seppi che ero passato, cercando, vicino al nascondiglio dove i pastori sardi nascondevano due bambini tedeschi rapiti qualche tempo prima.
Certo Fausto nei boschi di Boveglio deve aver cercato di evitare i concorrenti cercatori che mi dicono essersi riversati in luogo in massa, richiamati dalla voce-verbo "fanno".
Certo non è stato una bella cura per la sua schiena, ma lo è stata senz'altro come iniezione di fiducia per riprendere i nostri sentieri podistici, dove noi lo aspettiamo e che consideriamo, sempre, il degno proscenio dove Fausto deve esibirsi.

Grazie Fausto e, se non li hai ancora mangiati, buon appetito!
Andrea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco una foto che potrebbe essere un quadro, con la calda luce di un pomeriggio a Montecarlo.

Grazie Fausto.