Vedo dalle foto che a Tereglio hanno cambiato il punto di ritrovo, ora posto sotto il paese al termine della strada che viene da Vitiana. Manco da Tereglio da qualche anno e solo il tempo incerto mi ha impedito di esserci. Avrei voluto misurarmi sul percorso lungo, sull'Orrido di Botri e poi su, quasi in cielo, fermandomi in quei boschi ombrosi e fitti per poi ridiscendere verso il paese, quasi una scriminatura dul crinale con le case spartite puntigliose in ugual numero sia a destra che a sinistra. Venti km che sanno di sudore e di fatica, con il piacere dell'arrivare consapevole dell'avercela fatta.
Chi invece non può cimentarsi con queste imprese che ovviamente non sono a portata di tutti, si dedica al giro della vicina Vitiana e visto che il paese di Tereglio viene ora attraversato in salita viene spontaneo visitarlo, osservarlo, cercare un particolare, carpirne il segreto di questa calma, di queste case rocciose, immortali.
Loredana ha fatot questo. E' entrata in chiesa, aperta, a osservarn la bellezza antica. E ci manda un reportage da "inviata speciale" che non può che farci grandissimo piacere.
un ristoro, quasi privato, dove ci si può fermare pèer parlare di cose andate
gli ibiscus così lontani dalle loro abitudini
mura che aprono breccie alle cose nuove del mondo
il gatto sornione guarda i passanti insoliti
le mura strette uniscono con un arco le case, quasi non scivolino ognuna per il suo pendio
le pietre scendono infide,
la chiesa aperta ci accoglie a braccia aperte
il bellissimo soffitto in legno
e sembra che il paese si riverberi su questo volto di un podista in visita di un solo mattino, la calma, la tranquillità, dove il vento solitario scava le sue tracce e i suoi ricordi.
Sulla via del ritorno Loredana ci regala poi l'immagide del Ponte della Maddalena
grazie Loredana. A presto
Andrea