Home  -   Chi Siamo  -   Cronache  -   Calendario Corse  -   Porcari Corre  -   News & Eventi  -   Il Medico Risponde  -   Tabelle Allenamento  -   Spazio Video  -   Contattaci
Home   -  Cronache   -  Cronaca

TRAMONTANA AD AQUILEA dal ns.inviato Fausto

29/12/2008

a cura di Fausto Martinelli

vedi Gallery
02Presepeconre
04Partigiani
08Bellafoto
10Ristorodue
12AnsadelSerchio
13IlPontesulSerchio
15Ansaesterpi

TRAMONTANA AD AQUILEA

Aquilea, terrazza del Morianese da dove si può ammirare la piana lucchese ed il Serchio che l'attraversa, ci accoglie nel giorno di Santo Stefano, con la penultima marcia dell'anno 2008.
La partenza, fissata sul piazzale della locale chiesa, costringe, per il freddo pungente, ad entrare dentro.

(una volta tanto cerchiamo nel Presepe il calore che una fredda tramontana ci toglie. Bello, questo presepe, lo hanno modificato dallo scorso anno ma hanno trovato ancora da meravigliarci con i papiri e l'acuqa che scroscia)

 


E' comunque l'occasione per visitare il presepio che, come tutti gli anni, viene allestito, in maniera
originale, dai parrocchiani.

(il ritorno di Giovanni all'alba)


Il vento di tramontana soffia in faccia ai partecipanti che per mitigare il freddo decidono di partire.
Una piacevole sorpresa all'uscita dalla chiesa. Finalmente è rientrato nel gruppo Giovanni assente da parecchie settimane. La cosa fa molto piacere a tutti noi e dopo i saluti ci mettiamo in cammino.

(chi può, corre veloce)

Abbiamo scelto la lunga, anche per smaltire l'abbuffata del giorno precedente. Il passo di Giovanni non è quello dei mesi passati ma con un po' di sacrificio riesce a seguirci e noi non approfittiamo della sua difficoltà.

(mentre la chisa di Mamoli ci osserva dall'alto)

(e Beppe con gli amici se la prende comoda)


Attraversiamo Mastiano e, passando da Gugliano scendiamo nella valle per poi risalire e ci dirigiamo verso il Castellaccio (che per la cronaca viene evitato).

 

(i "ristoratori" cercano, poveretti, riparo per dar da bere agli assetati)

La salita ci impegna parecchio con il vento che in alcuni punti rallenta la nostra marcia. Il ritorno verso Aquilea è piacevole.

(tornanti o venenti? Beppe dell'Altopascio con il Toschi Gianfranco in nero)

(a chi va a Budapest lo mandano a vedere l'Ansa del Danubio, a Aquilea l'Ansa del Serchio che, pur nella sua minuteria, non arrossisce al paragone)

 

(

(oltre il Serchio il Convento dell'Angelo, una macchietta bianca nel verde dei boschi)

 Il percorso attraversa pinete ed oliveti riparati dal vento. La corsa è stata divertente. Un rimprovero da muovere agli organizzatori è stata la carenza dei ristori e la mancanza di personale sul percorso. Forse anche loro si erano  abbuffati il giorno precedente dimenticando che chi corre ha bisogno di rifornirsi.
Sarà per il prossimo anno.
Fausto Martinelli

 

(L'ultimo ristoro spazzato dal vento. Da notare effettivamente la scarsità del personale e della "apparecchiatura" ma a noi, arrivando, ci venivano incontro i bicchieri rotolando. Voglio anche notare che contrariamente agli altri ristori non c'è nessuno a fare corona. Un bicchiere, una bevuta e via. Pur riconoscendo quello che scrive Fausto, vorrei ringraziare tutti gli addetti ai ristori perchè loro, con quelli delle bandierine, sono stati i veri martiri della mattinata. Grazie a tutti!!)