Tutti contenti .....tutti scontenti.
Ci risiamo, col nuovo anno riprendiamo il salutare tram tram delle corse/passeggiate che i vari trofei ci elargiscono, un occasione questa di incontrarci ed augurarci di persona un buon anno.
Stamane sotto un cielo plumbeo ed una temperatura consona per la stagione ci rechiamo in quel di Santa Croce sull' Arno per la corsa organizzata dagli Spensierati. Da quando frequento questo mondo non mi è mai capitato di trovare meteorologicamente parlando un edizione eguale all' altra, troppo freddo, troppa pioggia,troppo fango, a questo si riferisce il titolo di apertura.
Primo appuntamento coi trofei e primo impatto con l' aumento del cartellino che passa dai 2 € agli attuali 2,50: non so se questo riuscirà per dare una boccata d' ossigeno alle troppo esigue casse dei vari organizzatori restituendocelo sotto forma di migliori servizi e più qualità, cose che seguendo i vari interventi che si leggono su questo sito sembrano alquanto carenti.
Contenti saranno coloro che non amano la lineare piattezza del bitume ed apprezzano i percorsi accidentati ed anche fangosi tipici della stagione che attraversiamo, scontenti quelli che non amano sporcarsi le scarpe e tantomeno i vestiti, perlopiù podisti passeggiatori già su con gli anni, ai quali oramai a grandi passi mi avvicino mio malgrado.
(bello questo cielo velato, livido, di una mattina d'inverno)
(come non dir bravo all'autore della rosa sul muro?)
Vari i percorsi che vengono offerti, dai 3 Km ai 30, veramente per tutti gusti, non rimane che l' imbarazzo della scelta, cosa per noi non difficile e visto il periodo di digiuno da corse e gare optiamo decisamente per i 30 Km.
Mancano pochi minuti alle 8, ma già la zona di ritrovo è di un vuoto desolante se non per la presenza degli organizzatori e dei vari capi gruppo in attesa di loro afferenti "ritardatari", meglio dire meno allergici al caldo tepore delle coperte.
(seguiamo le tracce, come segugi, seguendo le impronte, pardon i bicchierini dei podisti)
(in una natura ferma e immobile dal freddo mi domando: dove saranno le volpi?)
(di qui passavano i pellegrini)
(di qui passano i nostri pellegrini odierni, Mario Cinzia e Massi Elisabetta alias Calliope)
Dopo alcuni interminabili minuti di titubanza, stante il freddo che ci accappona la pelle, decidiamo di metterci in marcia, anche perché oramai vi è già chi sta tornando dalle proprie fatiche ed anche perché il percorso lungo di questa marcia non ci consente troppi tentennamenti altrimenti rischieremmo di arrivare, come si suol dire, dopo la Croce Rossa.
Non starò a divagare sulla bellezza o meno del percorso offertoci, la mente spazia dall' euforia alla avvilimento secondo la stanchezza che il corpo percepisce e sempre secondo lo stato d' animo, ami od odi il percorso accidentato e fangoso, talvolta al limite dello scivolamento che ti si para innanzi.
Per fortuna che ci sono i ristori, non tanto per rifocillarsi o rimpinzarsi di ciò che di buono vi è, quanto per scambiare qualche parola con i presenti e tirare il fiato, peccato che ad ognuno di questi si debba assistere all' incivile dispersione di bicchieri e quant' altro al di fuori dei contenitori apposti dagli organizzatori varie decine di metri oltre il punto di refezione, evidentemente costoro si comportano così anche in casa propria.
Mi spiace dover tornare sempre su questo argomento e forse sarò noioso ma per chi come noi macina Km basta guardare i fossi che costeggiano le strade per rendersi conto di quanta immondizia ci sia, mi sono perfino preso la briga di contare quanti pacchetti di sigarette fanno "bella" mostra di sé sui cigli, ben 84 pacchetti in 1 Km, niente male per una società evoluta e che magari si indigna per i servizi dei vari telegiornali che ci mostrano i cumuli di immondizia che attanagliano la bella e sfortunata città di Napoli.
(viali morbidi di foglie secche)
(aquile posate su trespoli di cemento)
E pensare che il buon Dio ci ha donato un pianeta talmente bello che difficilmente lasceremo in eredità alle generazioni future, evidentemente val bene il detto "dopo di noi il diluvio" o meglio ancora"morti noi morti tutti".
Per tornare alla corsa, più che buona l' organizzazione, ben segnalato il percorso, ben presidiato nei suoi punti pericolosi, ristori sul tracciato più che abbondanti con una particolare attenzione per i celiaci, esagerato quello finale allietato anche con buona musica, in quest' ultimo la refezione per i celiaci era troppo a ridosso degli altri cibi e quindi non fruibile in sicurezza.
(l'amicizia sul tappeto rosso, verso il traguardo)
(la cruda verità)
Se dovessi dare un voto alla manifestazione, sarebbe un otto, nessuna grossa sbavatura(ristoro finale destinato ai celiaci escluso).
Un sentito grazie a tutti quelli che ci permettono di poter svolgere in sicurezza questo nostro passatempo, magari mettendo per un attimo da parte le loro vicissitudini ed affetti famigliari.
Claudio Landucci
Grazie Caludio
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