Ugo, da poco trasferitosi a Lammari, stamani corre, si può dire, in casa. E allora le foto vanno a cercare le cose meno in vista, perchè quelle sembrano banali, si cerca l'inquadratura insolita ed allora abbiamo la possibilità di apprezzare i luoghi e... le foto.
Vediamole
questa potrebbe esere una cartolina anni 30, il duce impera, le trame si ordiscono, i preti pregano, i fedeli vanno alla messa....
e questo alpino diventa vecchio in questa foto in bianco e nero
mentre questo locale ristrutturato sembra una foto che riguarda il futuro
e intanto rendiamoci conto che siamo alla corsa delle redole di Lammari
una bella visione dei Laghetti dove gli amici pescatori sembrano voler estirpare tutti i pesci dal luogo, armati come sono di mille canne a testa.
Da riflettere: il livello di laghetti è basso e non piove....
ecco il colpo di classe, il primo piano e in lontanza i podisti evanescenti
e il controluce rende morbidi i lineamenti, ma qualcuno sta in campana...
quando i narcisi si fanno compagnia
ed ecco Mario e Aldo, con Eleonora che si defila, con Ugo, (manca Loredana) il gotha della fotografia pdositica toscana.
un albero storto (sulle colline dove abbiamo corso ci sono i vini dei "Pali storti" certamente più saporiti di questo albero. Foto di un fascino particolare.
un tabernacolo abbastanza recente su un edificio ristrutturato, ma vecchio.
ed una bella, nitida immagine della parrocchiale di Lammari.
Grazie Ugo e meno male che è tornata la macchina anche se con il nuovo obbiettivo.