Un sabato qualunque, un sabato italiano, podistico, guardando il Serchio e Ugo ci manda alcune sue opere.
Vediamole

la prima foto il nostro amico la fa al tavolo delle iscrizioni. Sempre. Forse perchè così ammazza il tempo dell'attesa, o forse, cosa che darebbe pregio alla cosa, vuol testare lo strumento, la macchina fotografica. Forse lo fa e non ci fa nemmeno caso.

certo questi ragazzi sulla cascatella... con l'appoggio scivoloso solito di dove passa un fiume,,,,

ed ecco un muro di atletici porcaresi che se ne vanno tranquilli

ma Ugo cerca di addolcire il caldo afoso con uno sguardo all'acqua al rumore delle cascatelle

mentre più che podisti questa sembra una scena da un film di evasioni in massa

eccoci a un fiore selvatico e selvaggio, dove la natura facinta di niente sfoga il suo altruismo

si va e si torna sul sentiero

e Cinzia e Massi si cuociono al sole

e l'occhio di Ugo ritorna all'acqua, ritorna ai ragazzi, all'invidia di esser nudo, ma soprattutto di ritornare bambino.
Ciao Ugo grazie



