Invece Ugo era impaziente ...lui e Patrizia...sono partiti con l'ombrello...lo abbiamo visto sgattaiolare...prima che noi partissimo...
ecco quelli che rientrano...
E pensare che io, Claudio Cavallo, Renzo, Daniele, Claudio Landucci Caterina Ferroni e altri sconosciuti dovevamo ancora partire..
E siamo andati a Monte a Pescia, siamo saliti lungo una bella strada sterrata diventata bianca per lo scarto di cava che l'ha bonificata, ho visto sette betulle in mezzo ai castagni, bianche che veniva voglia di andarle a toccare, ma non l'ho fatto per non avere la delusione possibile che non esistessero e che fossero solo una mia visione dato che sto leggendo i Karamazov...abbiamo trovato il ristoro sulla vetta con un organizzatore che diceva a un volontario...sai non tutti possono fare i venti km. segno che erano passati in pochi....poi con questa mattinata....ho incotrato una coppia non più giovanissima impegnata in salita...la moglie che ogni tanto si voltava e diceva al marito ...tutto bene?....
sono sceso a Collodi a meravigliarmi del nuovo percorso, a stare attento a non scivolare sulle rotonde pietre bagnate e spalmate di melma, ho attraversato il Parco dopo che una bandierina, parlante,(a Collodi se parlava un grillo...) mi ha invitato a fare una colazione al posto di ristoro, e la signorina (o forse la Fatina dai capelli turchini?) alla mia richiesta di un biscotto ne ha aggiunto un secondo perchè..le fatine sono così...ho cercato il grillo nel parco, e poi mi sono lasciato bagnare i piedi nelle ultime salitelle dove l'acqua scorreva fino all'arrivo parlando dei bei tempi andati con Caterina e Claudio che nel frattempo mi avevano raggiunto e da persone educate mi aspettavano.
Ecco.
Ugo tutto questo nemmeno lo immaginava. Ma Ugo è un artista, lui ama la fotografia, l'inquadratura, l'effetto.
Grazie Ugo.