Ragazzi come passa il tempo!! E' già Uliveto!
Guardo le foto di Mario visto che quest'anno non ero presente e non ho potuto sentire i grugniti esasperati del Cinghiale o vedere il timido sorriso di Rossi al ristoro dove ti offre sempre un bitter, rosso, come la uta stanchezza.
Questa marcia ha in sé la storia del podismo, i suoi ricordi e le sue emozioni. Certo non vanno più in Verruca e non fanno quella lunga discesa tutta ciottoli, ma anche quello è un motivo per ricordare "...ai miei tempi...allora si...ecc ecc"
Anche se non passano dalla vetta della Verrua, viene comunque fatto un nuovo sentiero, una specie di balconata sulla pianpisana, fino al mare. Il mare, quella striscia azzurra che delimita l'inzio del cielo. Il mare e il cielo hanno nella loro infinita ampiezza il fascino dell'ignoto e non previsto. Vedere il mare di lassù è più un desiderio che una realtà. Ma inerpicarsi su quei sentieri e guardare il mare lontano ha un suo fascino. Sentieri punteggiati dei gialli fiori dell'iperico e dai sassi aguzzi di uno sgretolamento continuo dovuto all'alternanza delle stagioni. Bella Uliveto sotto di te come prima era bellissima la Certosa. Ti sembra, nelle foto di Mario, di andare a curiosare nelle celle dei Certosini che non ci sono più.
Insomma guardate queste foto e meravigliatevi.
poteva mancare Lisena?
poteva mancare la Torre?
poteva mancare la Certosa di Calci?
e Enrico Enoch con la Acquile mattinere?
ora in versione fotoreporter
ecco Montemagno visto dall'alto
i firori gialli del topinambur
la gentilezza: prego..dopo di lei
va talmente bene che sembrano due attaccapanni
Mario con un suo amico
la Certosa di Calci
mentre il podista sale...sale...
ecco una visione insolita della torre di Caprona
il cinghiale...al passo del cinghiale
il ristoro del Rossi
Uliveto sotto di te
Uliveto, l'Arno e laggiù il mare
quando per tagliare il prosciutto ci vuole l'artista
la cappella nel parco Uliveto
e per finire le due cartoline di Mario. Alcune altre foto nella gallery
Grazie Mario
Andrea Bartalesi