Ed eccoci sulla strada che sale nell'ombra mentre sotto di noi il sole illumina il mondo.
siamo a ristoro posto al bivio...non più verso la Verrua, vicina ormai, ma un tagliafuoco che ci fa girare intorno al monte
una zoomata sulla Certosa
guardate la luce in questa foto
un podista come oggetto in primo piano per avere la profondità di campo...hce birbante che sei Mario...
ed ecco Mario come un conquistatore, faccia da Console Romano anzi ....pisano
ed eccoci sul sentiero del cinghiale, Uliveto è sotto di noi
Caprona vista dall'alto, foto molto bella
e dopo un tratto che la macchina stava bene in tasca perchè il sentiero era da...cinghiali...ecco Pier Luigi Rossi con il suo selfi con il cinghiale e il ristoro dell'aperitivo
ecco Uliveto bordato dall'Arno
e Raul Bova dell'ulivetese il nostro Alvaro in servizio
e dopo il piacere dei ristori uno si immagina di scendere a Uliveto...eh no!!!!
Un taglione fra iperico e erica, corbezzoli, sassi rotolanti a valle, pilloli dove battere la tuanta della scarpa e sentire il grattare del terreno dove le pietre spolverano sull'argilla secca
poi spiana e ci prepariamo a incontrare Aldo, una sistematina a capelli residui...
e già siamo nel parco delle Terme di Uliveto
un posto curato, ma solitario, la stanchezza che ti scopri nelle gambe, allunghi il collo ma l'arrivo ancora non si vede, l'Arno oltre il muro di mattoni, torbo, ma strinto i denti, ecco il campo sportivo, ecco chi è arrivato prima di te. Ecco. Siamo arrivati.
E ti senti bene.
Grazie Ulivetesi.
Grazie Mario che ci hai fatto rivivere il momento.
Dimenticavoa la cartolina che ci manda Mario..
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