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UN ALDO PRIVATO QUASI INTIMO A SAN ROCCO

30/08/2010

a cura di Aldo Passetti

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Eccomi quì a S.Rocco stesso posto stesso percorso nulla di nuovo che altri possono dire per quanto riguarda la parte organizzativa veramente perfetta ,eccomi quì ad aspettare il momento di partire solo soletto si ,lo ammetto chi è causa del suo mal pianga se stesso ,ho sbagliato il mio orgoglio mi ha tradito e così che ho perso il saluto di due persone due amici molto cari e questo in certi momenti mi fa stare male vorrei fermare il tempo e tornare indietro al momento in cui ho mancato nei confronti di queste persone alle quali chiedo umilmente scusa anche se in ritardo lo faccio così, pubblicamente e quanto prima lo farò personalmente con la speranza che almeno il saluto torni ad essere una forma di comunicazione tra di noi poi con il tempo le ferite si possono rimarginare e chissà??????????.

 

 

(la salita che dal passo Sella porta alla Groppa)

 

 

(ed eccoci a La Groppa, quasi un luogo dove le bestie sono all'alpeggio, finisce l'asfalfo, un bel ristoro e poi un sentiero impervio)

 

 

 

(dove tutti vanno in fila.. indiana)

 

 

(ed ecco i nostri angeli custodi, accovacciati sotto il Piglione)

 

 

(bella foto con molte vette famose. partendo dalla ns destra: Pania Secca, l'Omo Morto appena dietro al Monte Croce, Pania della Croce, regina delle Apuane. Dietro a questa, lontanil Sumbra e quindi il Corchia, seminascosto dal Nona e a sinistra il maestoso Matanna)


Così con in testa questi pensieri mi sono avventurato lungo il percorso della 20 km la prima parte di questo veramente duro con il fiato al limite del fuorigiri ,meno male che con la scusa delle foto mi prendo qualche pausa veramente utile per ricaricare le batterie e così tranquillamente , si fa per dire , mi arrampico in mezzo al bosco e benedetto è il momento in cui arrivo lungo il sentiero panoramico quì trovo il comandante Gargini in compagnia di un suo collega pronti per una foto panoramica a loro si unisce ilcimspresidente anche e il suo vice Ciardelli  il tempo di un clic e via si riparte di nuovo  facendo attenzione a non inciampare in qualche pietra che si trova lungo il percorso ultime parole famose ,non ho ancora terminato la frase facciamo attenzione che davanti a me il Ciardelli da buon ricercatore  collauda la durezza del terreno producendosi in un carpiato con avvitamento degno del migliore Klaus Di Biasi ,scherzi a parte è stata una bella botta meno male che il ristoro è vicinissimo e così che Riccardo controlla se tutto funziona ancora bene ,chiaramente il dolore c'è ma l'omo deve esse omo " come disse quello che faceva i rocchetti".La cima del Matanna è vicina avanti senza guardare indietro qualche foto quà e la e arriviamo al culmine  dove troviamo il Ciapetti sempre circondato da leggiadre fanciulle e quindi le foto di rito con il panoramissimo che si staglia sotto di noi con tutta la sua bellezza .

(il Presidente CIMS con noti podisti delle 3 Province)

 

 

 

(questo, per chi non lo conoscesse, è il Ciapetti!!)

 

(a sinistra il Prana e in fondo il mare della Versilia)

 

(Aldo si è fatto "prestare" le belle ragazze dal Ciapetti per una foto ricordo)

 

(un ristoro sorridente al Rifugio Alto Matanna)

 

(il campanile di Bucine. La chiesa è subito dopo la gobba)

 

(un po' di sole in alta quota, sul prato di San Rocco in Turrite)

 

 

(quelli della domenica, fingono, ma ci vuol della fantasia immaginarli sirenette)

 

 

 

 


Secondo la logica e la teoria secondo alcuni dotti studiosi dopo la salita arriva sempre la discesa e così è stato sempre in compagnia del dolorante compagno di viaggio arriviamo al ristoro del rifugio Matanna un paio di bicchieri di acqua e qualche foto alle ragazze che sono di servizio alle quali prometto che manderò le foto ad uno sceicco di Dubai per una eventuale loro integrazione del suo Harem .
Eccoci quindi sulla strada del ritorno una discesa scorrevolissima che provoca un poco di dolore a Riccardo ma imperterriti procediamo sulla via del ritorno così fino all'arrivo dove ci aspetta il pacco gara e un abbondante e generoso ristoro poi quattro chiacchiere con il Cek e il suo alterego Chiericoni quindi mi dirigo alla macchina per il cambio degli abiti abbastanza sudati ma........ ecco che qualcosa attira la mia attenzione ,lungo il ruscello che scorre li vicino ,un sirenetto che sguazza beato tra le chiare acque di questo ruscello di Achillea  memoria come a ricercarne una invulnerabilità di Omerica leggenda ,ma poi la visione si è tramutata i Giovanni Franceschi e nulla piu  il resto è tutto nel viaggio di ritorno verso casa  con negli occhi ancora il meraviglioso panorama che con soli due euri ci hanno fatto ammirare.

 


E sabato inizia il Trofeone delle Tre Province vediamo di iniziarlo nel migliore dei modi gli amici della Zizzi ci aspettano e così cerchiamo di essere in tanti  per fare festa insieme a loro ,chi ben inizia è a metà dell'opera


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Aldo Passetti