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UN'AVVENTURA RACCONTATA DA MARCO SECCHIONI

16/03/2011

a cura di Andrea Bartalesi

Ricevo da Marco e si potrebbe intitolare: ANCORA UN AUDACE COLPO DEI SOLITI IGNOTI

Ecco la storia:

50 k. di Romagna anno 1989, 2 obiettivi su tutto; battere Eliseo Ferraresi, amico e compagno di squadra. L'anno prima lo avevo ripreso a 10 km. dall''arrivo, ma poi lui concludeva in 3h e 51'', io in 3h e 55''. Far meglio di Profeti Maurizio, assente nel 1989, ma che nel 1988 aveva chiuso in 3h e 45''.... Si parte in 4 compagni di squadra..io Eliseo, il mitico Gianfranco Fattori, presenti anche l''anno precedente ed Italo Pistelli, ottimo maratoneta, ma che su distanze più lunghe si perdeva un pò... Ai 10 km. stiamo tirando un passo di 4 a km. troppo veloce per concludere una simil distanza, ma normale per chi come noi correva i 10000 tra i 37 e 38 minuti....Il primo a staccarsi sarà Gianfranco, però lui aveva già 55 anni....era una roccia e lo è ancora che di anni ne ha 75... Il Ferraresi se ne và già sulle prime asperità , era uno scalatore eccezionale, Italo rimane con me, non conosceva il percorso e preferiva star tranquillo per lo meno fino a metà gara... A Casola su senio o Valsenio, si effettuava il giro del paese con una spece d''otto, tornando leggermente indietro sul percorso, quindi incrociando quanti salivano verso il paese...ecco, quì l''incontro con colei che non ho mai conosciuto...una ragazza minuta, biondina, accompagnata da un nugolo di podisti, i classici gabbiani...sorrideva, pensai chissà quante cavolate le stanno dicendo, la incrocio un attimo, non sorrideva, aveva i denti stretti in una smorfia, tanta grinta, quella che serve per tali gare, in particolare per i vincenti...era la prima donna... C''incrociamo solo per un attimo, poi, dopo poche centinaia di metri per mi iniziavano i 5 km. di salita che mi avrebbero portato al 30 km.e quindi in vetta, La salita, la maledetta, dove io non posso che cercar di difendermi e perder il meno possibile, aspettando il percorso a me più congeniale, la discesa...10 km. di bellissima, correvolissima, stupenda discesa... Alla fine di tale anche quest anno vedo Eliseo, ma stavolta non faccio l''errore di andare a riprenderlo subito, gli resto in scia, limandogli metro dopo metro, passo al 41° km. in 2h e 54'' (e dire che non son riuscito a correre una maratona sotto le 3 ore), ai 45km. in 3h e 13'', ma Eliseo è sempre là ad un centinaio di metri, vado in crisi, ma non mollo, ho il supporto di mia moglie e mia figlia che mi seguono con l''auto e mi riforniscono...sò che stò facendo un ottimo tempo, pur non usando crono, lo sento, l''ho visto dai crono fissi ai km. precedenti, ma Eliseo non molla...al 47° eccola, lei, la biondina, la prima donna... ancora con quella smorfia sul volto, quella grinta incredibile, mi affianca e se ne và , resto in scia, si allontana piano piano, ma tutti coloro che lei passa li passo anch''io..all''ultimo km.aggancio al Ferraresi riuscito, mi metto davanti e non lo faccio più passare...una volata lunga un km., un sano agonismo tra amici....la biondina chiude in 3h e 41'', tra me e lei nessun altro, però io arrivo con un minuto di ritardo... Obiettivi raggiunti, Eliseo arriva dietro, anche se di pochi secondi, il tempo di Maurizio dell''anno precedente battuto di 3 minuti... Giusto, c''era anche Italo...ottima gara la sua, riesce a reggere ai crampi che gli sopraggiungono nella fase finale, chiudendo con un ottimo 3h e 33'' a fine mese arriva Podismo, allora era un giornalino, ora arriva solo per e-mail.... Daniela Pavarin, così si chiamava la vincitrice dell''edizione della 50 km. di romagna del 1989... dal 1990 è a lei intitolata....era morta!!!! così la ricordo da allora, tanta grinta in un esile corpo.....