UN FORTE ABBRACCIO IN SEDE AI CONSOLI ROMANI
Ieri sera, atteso, c'è stato l'incontro con alcuni di coloro che hanno corso domenica scorsa la Maratona di Roma. E' stata una festa, purtroppo senza scoppi di tappi e libagioni, ma sempre festa è stata. Quelli che ormai si riconoscono come Pink Lady and Light Blue Man, al secolo Cinzia e Massi, si sono presentati con una splendente maglietta a strisce bianche celesti e blu del nostro gruppo. E su queste, straripante, la grossa medaglia guadagnata con sudore e "magno gaudio" (e quindi ancora più pesante) che per molti è "d'oro" anche se in effetti è "similaraurum" tanto per rimanere in terra romana. Certo ha fatto piacere a tutti, non solo a me, questa goliardica e simpatica iniziativa che pone fine, se inizio c'è stato, di un chiarimento avvenuto. Ma questo è un momento di festa e di esaltazione, di ricordi di fatti appena vissuti, di immagini che dalla retina dell'occhio già si stanno trasferendo nel cuore. Sono sentimenti intimi, ma sembra che il cuore, un cuore solo, non possa contenere ed allora si distribuiscono a piene mani a chi ha la fortuna di esserci vicino. Su quei selciati domenica Cinzia e Massi sanno di aver lasciato un picchetto, una pietra miliare della loro vita, segnale aumentato dalla fatidica "prima volta" che ha sempre quel fascinoso mistero, che dipanatosi, aumenta gli orizzonti propri.
I nostri Cinzia e Massi sono, fra l'altro, in frenesia totale per gli impegni che, tutto d'un tratto, incombono. Infatti domenica prossima saranno a Friburgo per la "Freiburg Rockt Den Marathon" dove correranno "auf 21 kilometern sorgen fur beste Stimmung!". Faranno la mezza anche se, raggianti come sono, non sembrano accusare minimamente lo sforzo di Roma. Ma, dicono aprendo gli occhi a dismisura, "non siamo mica matti!" pensando a ripetere l'impresa a distanza di una settimana. Aggiungono di aver messo in valigia tutti i completi dell'Atletica Porcari non sapendo cosa troveranno (inteso come tempo) in quelle lande teutoniche. Certo, e riguardando la foto ne sono ancora più convinto, le nostre magliette gli stanno proprio bene, si intonano ai loro colori personali e li "completano".
Dopo esserceli coccolati non c'è rimasto che fare loro gli auguri che non sono quelli di arrivare presto, ma di divertirsi, anche se questo i "nostri" lo hanno nel loro DNA colorato e danzante.
Andrea Bartalesi