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UNA GIORNATA STUPENDA PER SAN COLOMBANO di Andrea

13/03/2017

a cura di Andrea Bartalesi

Una giornata fantastica, freddino all'inizio (poi nemmeno tanto), sole e luce salendo a Matraia e sul balcone naturale che da questo borgo porta a Valgiano i fiori spuntavano da sotto le viti e straripavano negli spazi verdi. La gente sembrava incline al sorriso, a salutare, a correre. Scendere la Via delle Tese, con chi correva e chi caracollava, chi sembrava aver rotto i freni, con una piana sotto di noi che sembrava piena di fumo, ma era solo perchè ancora non si era svegliata del tutto, insonnolita. Poi tornare a San Colombano già sapeva di rimpianto.

Scambi di opinioni musicali, sulla grandezza di Beethoven e di Mozart, innovatori, oltre che produttori di motivi come fontana zampillante acqua sorgiva, senza sosta. E la grandezza di Puccini e come fosse anche lui un uomo con i suoi difetti. Ricordando di come, comprata una fiammante auto, scommise con gli amici che sarebbe passato dal Ponte del Diavolo e invece....ci vollero le gru del Fantozzi per togliere la macchina incastrata. Anche questo fa parte del podismo e delle camminate domenicali.

la Specola ci guardava mentre salivamo verso di lei. un po' superba, così bianca da sembrare una vergine zitella

fiori che macchiavano il verde dei prati dando quel meraviglioso senso di primavera, di rinascita, 

anche le amanti del sole si spiumacciavano per togliersi di dosso la polvere invernale e porsi in bella vista per farsi adorare dall'astro che le inondava di luce, nascondendo il suo menefreghismo. Triste storia quella di chi ama senza essere riamato. 

E all'arrivo i tradizionali gerani, quasi un'apertura simbolica ai lavori in giardino.

Andrea Bartalesi