Riceviamo delle foto di Mario da Nugola e per chi non dovesse conoscere la località, cercherà di andarci quanto prima.
Non sappiamo se è merito di Mario o del paesaggio, ma l'impatto è bellissimo e vi invito a guardarle sia nell'articoletto che nella gallery ed ho dovuto rinunciare ad alcune foto con dispiacere perchè nessuna era da scartare.
Grazie Marioe grazie Nugola. Per la par condicio
già l'eleganza del blu' alle iscrizioni
e la corsa comincia subito fra due muri, per poi trovare uno spazio di luce e di campi continuo, senza limiti, solo contornato, lontano, da timidi cipressi
e i campi coltivati, verdi, con i sentieri di una terra da cavalli al trotto
e colline leggere, quasi soffici, appena assolate, dove l'aria era mossa dai sospiri degli Dei
e venivano accarezzati dei boschetti incerti
ed anche il mitico Vallicelle, il nostro Marcello Barsi, ricordava, con un sussulto, i tempi andati, quando le gambe, all'arrivo, erano graffiate dai rovi e dalle spine, che non potevano impedire o rallentare il suo passaggio
mentre amici delle Sabrre trovano i loro colori nel giallo dei fiori
e una piccola sosta per fermare digitalmente un incontro, una foto ricordo
ma già podisti corrono incuriosendo un fiore di campo che, sfacciato, si erge fra i fili d'erba
e la fila dei podisti si mette in antitesi alla fila dei cipressi, quasi un rifletto in uno specchio magico
E chiudo con un margheritaio, omaggio a tutte le signore presenti, offerto dal nostro Mario sempre galante.